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Riforma pensioni: sì del Consiglio alle linee guida

28 gen 2005
Riforma pensioni: sì del Consiglio alle linee guida
Adesso, dopo tanto parlare, si passa ai fatti. La riforma del sistema pensionistico, al centro dell’attenzione oramai da un decennio, si appresta a trovare in tempi rapidi una sua definizione. Approvate, infatti, dal Consiglio Grande e Generale le linee guida, l’impostazione che traccia il solco della riforma, illustrata dal Segretario di Stato alla Sanità, Massimo Rossini. Quello che il parlamento ha adottato è un programma di intervento che faccia transitare con gradualità l’attuale sistema a ripartizione in uno contributivo, più collegato con l’andamento economico, le dinamiche demografiche, i tassi di crescita dei contributi previdenziali. Toccherà poi ad una legge specifica indicare nel dettaglio i punti della revisione. Un intervento non solo urgente ma assolutamente irrimandabile. “Sarà – ha spiegato il responsabile delle politiche sanitarie e previdenziali - il banco di prova per l’ammodernamento del paese. Assicurato da Rossini non solo il passaggio ordinato da un sistema ad un altro, ma anche la garanzia della conservazione dello stato sociale, uno dei più alti - ha detto - in Europa e nel mondo'. Sostenuto ed articolato il dibattito parlamentare che ha visto l’intervento di 21 consiglieri, tuti concordi sulla necessità di adottare provvedimenti di ammodernamento e adeguamento. 40, alla fine del confronto, i voti a favore, 9 quelli contrari, 4 gli astenuti.
I lavori consiliari procedono con la discussione delle quattro Istanze d’Arengo previste, tutte riferite ai temi urbanistici: per il consolidamento di alcune abitazioni in Città da adibire ad attività culturali o da affittare, poi per rifare e allargare il bivio di Via Piana; per dotare la Strada Sottomontana di protezione e di corpi illuminanti e, infine, per trasformare in parcheggio un’area a Falciano, a fianco di Via degli Ambasciatori.
C’è attesa per la discussione di altri argomenti di rilievo, come la riforma della legge sul commercio e la relazione della Commissione Speciale di Esperti sui cosiddetti punti deboli del sistema, i rischi cioè di intersecazione della politica con interessi diversi.

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