Riforma del regolamento consiliare: le critiche dell’opposizione

Sulle regole del gioco l’approccio deve essere diverso. Lo dice il psd ricordando che il precedente governo aveva affidato ad un rappresentante dell’opposizione il coordinamento del progetto di riforma del regolamento consiliare. Claudio Felici contesta una bozza già contrattata a livello di maggioranza e presentata alla stampa mentre, sull’importo del gettone di presenza, fermo da oltre 20 anni, ricorda che le dinamiche economiche devono essere le stesse applicate per altre categorie e quindi legate al costo della vita. Sinistra Unita attende di verificare nei fatti la disponibilità al confronto senza pregiudiziali manifestata dal Patto. Porteremo le nostre proposte e osservazioni, precisa Ivan Foschi, ma non accetteremo tentativi di imbrigliare l’opposizione. L’adeguamento del gettone, sottolinea, deve essere un fatto statistico. Si quindi alla rivalutazione dei compensi ma no, conclude Foschi, allo stipendio del consigliere. Critici i Ddc. Per Giovanni Lonfernini si prevedono strumenti funzionali ad aiutare la maggioranza alle prese con una endemica difficoltà di coesione interna. Il coordinatore dei Ddc si dice stupefatto dall’avere trovato la previsione del voto palese su temi quali i giochi della sorte e il bilancio. L’auspicio ancora una volta è che il confronto si possa allargare. Ci sono temi, puntualizza Lonfernini, sui quali sarà difficile fare compromessi e siamo curiosi di vedere come la maggioranza intenda procedere.

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