Riforma Tributaria: la minoranza pensa a una manifestazione di piazza

Il “no” alla riforma tributaria unisce i partiti di opposizione che per la prima volta, tutti insieme, hanno incontrato la cittadinanza alla sala ex international di Borgo Maggiore. Critiche al "metodo" Felici contrapposto allo "stile" Fiorini

L'opposizione si compatta contro la riforma “Felici”. Sinistra Unita con Augusto Gasperoni, Civico 10 con Franco Santi, Roberto Ciavatta di Rete, Paride Andreoli del Partito Socialista, Nicola Selva dell'Upr, tutti insieme allo stesso tavolo per criticare il metodo adottato dalla Segreteria alle Finanze e cioè il mancato confronto con le minoranze. Metodo e stile, molto diverso, è stato fatto notare, da quello del segretario di Stato in quota Ap Fiorini che ancor prima di portare il testo della riforma del catasto in prima lettura ha voluto incontrare le minoranze per osservazioni e suggerimenti.
Nel caso della riforma tributaria invece – lamenta l'opposizione – non è stato possibile vedere il testo che è in esame in commissione, con un sufficiente anticipo, per poter elaborare emendamenti.
Numerosi gli interventi dal pubblico e ci sono state critiche anche alla Csu che dopo le minacce di sciopero si è accontentata di qualche modifica al testo per sotterrare l'ascia di guerra.
Resta in campo, intanto, la possibilità che i consiglieri di minoranza, per protesta, abbandonino i lavori della commissione ed è stata ventilata anche la possibilità di organizzare nei prossimi giorni, insieme alla cosiddetta società civile, una manifestazione di piazza contro la riforma.

Luca Salvatori

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