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Riforme: la Csdl promette mobilitazione se non arriveranno progetti, nella maggioranza "non c'è unità"

Il sindacato interviene poi sulla questione sanità e chiede risposte sul futuro del settore

8 ott 2021

La Csdl annuncia una mobilitazione se non si metterà mano a un progetto per il Paese, specie dopo le analisi di Fondo Monetario e Fitch e un debito pubblico, si stima, al 105% del Pil. Per il segretario generale Giuliano Tamagnini, alla base di questa situazione “di stanca” c'è una difficoltà nei rapporti all'interno delle forze di Governo.



Dal sindacato l'invito a coinvolgere le parti sociali nei progetti per San Marino. Cambiamenti che, torna a sottolineare, dovranno essere basati sull'equità. Durante l'ultimo appuntamento con Csdl informa, i rappresentanti dei lavoratori entrano nel dibattito sul Comitato esecutivo Iss, parlano di “conflitto tra poteri” con riferimento alla lettera del segretario Ciavatta ai vertici dell'Istituto e chiedono risposte sul futuro della sanità.

È un “momento drammatico” quello che stiamo attraversando per il sindacato che teme si vogliano spingere i cittadini verso un sistema di tipo privato. Un altro “silenzio assordante”, dicono, è sulla riforma pensionistica. 

Nel servizio, gli interventi di Giuliano Tamagnini (segretario generale Csdl) e Elio Pozzi (segretario Federazione pensionati Csdl)





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