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Riforme: nuovo vertice di maggioranza

12 giu 2005
Riforme: nuovo vertice di maggioranza
E’ un appuntamento al quale le due parti vanno con dichiarata serenità. DC e PSD si apprestano ad un confronto sufficientemente sgombro da tensioni e fibrillazioni, anche se le divergenze dei giorni scorsi sulle riforme istituzionali non sono ancora completamente metabolizzate. Nel vertice straordinario, convocato per l’occasione, si dovranno verificare le condizioni per ritrovare unità d’intenti sul piano delle riforme, sondare i possibili punti d’incontro, tastare il polso alla tenuta dell’alleanza. Sì, perché l’intesa sulle riforme istituzionali costituirà lo spartiacque della coalizione. Se si troverà la strada per raggiungere uno degli obiettivi ritenuti prioritari dal programma di governo straordinario si potrà proseguire nella definizione degli altri interventi di adeguamento, viceversa l’unica strada percorribile potrebbe essere quella della rottura, della crisi di governo con conseguente scioglimento anticipato del Consiglio Grande e Generale e ricorso alle urne. E’ ovvio che l’attenzione della politica sia, in questa settimana che si apre, tutta all’esito del confronto di maggioranza. Da sciogliere c’è il nodo della Reggenza, in particolare della sua permanenza alla presidenza del Congresso di Stato, Un punto sul quale la DC tiene la posizione e conferma la volontà di non cambiare. Sugli altri aspetti della riforma l’intesa si può trovare ma su questo i margini di trattativa sono decisamente ristretti, per non dire proprio assenti. Più tranquillo il confronto su mercato del lavoro e pensioni, dove le posizioni sembrano essere molto più vicine e dove con tutta probabilità non si registreranno scontri di sorta: unica riserva quella relativa al frontalierato. Insomma DC e PSD sembrano ad un bivio e dall’esito dei colloqui convocati con urgenza dipenderanno molte cose.

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