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Rincari bollette: 350 euro a famiglia, 100 per l'energia elettrica, 250 per il gas

Lo ha rivelato il Segretario Lonfernini parlando di situazione "affrontabile" e interventi per famiglie e imprese. Il Segretario Gatti punta a riforma Igr entro l'estate. Eva Guidi (Libera) chiede informazioni su legge aborto e RF presenta Odg su sanità

di Luca Salvatori
17 gen 2022

Il rincaro bollette per ogni famiglia sammarinese nel 2022 potrebbe aggirarsi sui 350 euro: 100 per l'energia elettrica e 250 per il gas. Lo ha detto il Segretario di Stato ai Rapporti con l'Azienda dei servizi Teodoro Lonfernini, intervenendo nel comma comunicazioni durante il quale la questione energetica - anche sull'onda delle recenti prese di posizione dei consiglieri Zonzini (Rete) e Giovagnoli (Npr) - è stata uno dei temi più dibattuto. Lonfernini ha assicurato che ci sarà un intervento pubblico rivolto a famiglie e imprese per calmierare i prezzi e rendere la situazione affrontabile nonostante aumenti delle materie prime che da settembre hanno raggiunto il 350/400%. Il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti ha annunciato che entro febbraio vorrebbe illustrare in commissione finanze le linee guida della riforma dell'Igr per poi avviare i confronti con le parti sociali e arrivare ad un testo in prima lettura ad aprile per concludere il percorso legislativo in giugno-luglio avendo anche contezza di quanto potrebbe apportare in termini di introiti nelle casse dello Stato.




La capogruppo di Libera Eva Guidi ha chiesto invece un riferimento al Governo sull'iter per la definizione del progetto di legge sull'aborto dopo il referendum di settembre, paventando ritardi e il mancato coinvolgimento del comitato promotore. Repubblica Futura ha intanto depositato un odg per chiedere al Governo informazioni sulla relazione del consulente Bevere in tema di sanità ed anche sul suo staff e gli obiettivi che dovrà raggiungere quando tra poco assumerà l'incarico di direttore generale. Negli interventi dei consiglieri di opposizione dito costantemente puntato sulla crisi della sanità mentre dai banchi della maggioranza in diversi hanno esortato a mettere in campo le riforme. “Non può non essere l'anno delle riforme. Se non si riesce – ha dichiarato il capogruppo di Rete Spagni Reffi - sarà la prova che la maggioranza ha fallito. Serve coesione e lasciare da parte i diverbi che hanno influenzato gli ultimi mesi”. Poco dopo la frecciatina da parte del capogruppo di Domani Motus Liberi Mirko Dolcini : “Le strategie sulle fibrillazioni le lasciamo ad altri come Rete – ha detto - che fa incontri di maggioranza senza convocare il mio movimento”.





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