“Claudio Felici e Stefano Macina devono immediatamente dimettersi da ogni loro ruolo istituzionale: avrebbero evitato al loro partito l'ennesimo imbarazzo se avessero seguito il nostro consiglio di dimettersi qualche mese fa”. Non usa mezzi termini Rete nell'indicare ai due consiglieri la strada da percorrere, un esplicito invito a farsi da parte. E non rinuncia a lanciare strali anche ad altri: “Di fronte a questo stato di cose – rimarcano - chi non condanna deve venir considerato corresponsabile, complice, favoreggiatore. Chi non ha gli attributi per pretendere passi indietro e una giustizia celere di fronte a queste cose è a sua volta parte del degrado culturale e civile che affossa il paese giorno dopo giorno”. Rincara quindi la dose il movimento e richiama alla necessità di andare alle urne: “Si dimettano i rinviati a giudizio – sottolineano - facciano mea culpa gli alleati inerti, si apra la crisi e si lasci al popolo l'onere di scegliere una classe politica meno compromessa”.
Alleggerisce i toni Cittadinanza Attiva ma la lunghezza d'onda è la stessa: “Speriamo non serva più chiedere passi indietro – fanno sapere Civico 10 e Sinistra Unita - perché riteniamo che chi ancora non l’ha fatto oggi si trovi costretto dai fatti, e chi non l’ha preteso prima abbia già di che riflettere. Stiamo elaborando alcune proposte politiche – ricorda la coalizione - per dare seguito all’Ordine del Giorno approvato a settembre 2013 che chiedeva di regolamentare la sospensione cautelare per i membri delle Istituzioni in caso di procedimenti giudiziari che li coinvolgano. Confidiamo- concludono - che dopo inspiegabili ritardi si possa finalmente arrivare a dare regole precise su un tema fondamentale per la credibilità non solo delle Istituzioni, ma di tutto il sistema San Marino”.
SP
Alleggerisce i toni Cittadinanza Attiva ma la lunghezza d'onda è la stessa: “Speriamo non serva più chiedere passi indietro – fanno sapere Civico 10 e Sinistra Unita - perché riteniamo che chi ancora non l’ha fatto oggi si trovi costretto dai fatti, e chi non l’ha preteso prima abbia già di che riflettere. Stiamo elaborando alcune proposte politiche – ricorda la coalizione - per dare seguito all’Ordine del Giorno approvato a settembre 2013 che chiedeva di regolamentare la sospensione cautelare per i membri delle Istituzioni in caso di procedimenti giudiziari che li coinvolgano. Confidiamo- concludono - che dopo inspiegabili ritardi si possa finalmente arrivare a dare regole precise su un tema fondamentale per la credibilità non solo delle Istituzioni, ma di tutto il sistema San Marino”.
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