Riparte l'iter legislativo per la riforma del referendum

La richiesta formale avverrà nel prossimo Ufficio di Presidenza. E il progetto di legge riprenderà il suo iter consiliare dalla seconda lettura. Tra i punti salienti della riforma l'abolizione del quorum e la scelta di prevedere che il Collegio Garante si esprima sulla legittimità del quesito prima della raccolta delle firme. Viene anche eliminata la figura del notaio nella certificazione delle sottoscrizioni. Il comitato diventa responsabile, anche penalmente, di quanto prodotto.
Si propone inoltre di accorpare in una sola data i referendum previsti in un anno solare, per evitare la dispersione di costi, insieme alla facoltà di ricorrere al voto elettronico negli uffici postali, attraverso un sistema informatico centralizzato. E a chi ritiene che questa semplificazione a tutto campo possa produrre la corsa al referendum i promotori replicano: non c'è mai abuso di democrazia.
Il progetto di legge è stato presentato a tutta la politica. E i promotori contano sul sostegno del Psd che aveva già appoggiato la proposta di abbattere il paletto del quorum. Nel video l'intervista ad Augusto Michelotti (Sinistra Unita)

Sonia Tura

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