Riunione del Patto: analisi politica ed economica a tutto tondo

L’analisi è partita dalla situazione mondiale e soprattutto europea e dalla crisi vissuta da diversi paesi. Dalla Grecia, ai rischi per l’economia portoghese e spagnola, dall’allarme Ungheria , al debito pubblico record della Gran Bretagna, fino al rischio che anche la Germania possa subire un defoult, mentre l’Italia non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori. Si tratta di un contesto internazionale gravemente problematico, sottolinea il Patto, che gioco forza si ripercuote su San Marino. Il nostro paese però, viene sottolineato, ha parametri che consentono di affrontare il momento di crisi, aldilà dei rapporti con lo stato confinante. Per il Patto la strada da percorrere è chiara. Proseguire nell’opera di normalizzazione con l’Italia ma nel contempo mettere a punto due progetti in grado di rivitalizzare l’economia. Il primo per rilanciare i settori dell’industria, del turismo, della sanità, dell’università. Il secondo per contenere la spesa pubblica. Escluso qualsiasi intervento sugli stipendi che, sostiene il Patto, incidono in modo relativo sul costo della spesa, le modifiche si focalizzeranno sull’onere complessivo dell’apparato pubblico e istituzionale, intervenendo sulle uscite per la manutenzione degli immobili e delle bollette.

Myriam Simoncini

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