Su: Rossi, lascio dopo 15 anni per dare un segnale forte. Al suo posto Luca Lazzari

“L'esperienza reggenziale insegna che devi avere la forza di rinunciare a un ruolo di potere”, dice in una conferenza stampa atipica, per il palazzo. Gli si spezza spesso la voce, commosso, quando parla dei suoi compagni di viaggio, sempre impegnati nel migliorare lo stato di diritto, o quando parla del suo paese che ha saputo apprezzare proprio dallo scranno più alto del Consiglio.
Non lascia la politica, né il partito, che per voce di Tony Margiotta ammette di aver rispettato la sua scelta pur non condividendola. Alessandro Rossi va alla ricerca dei suoi sogni, una San Marino fuori dalla logica dell' individualismo e competitività. Una società puntata verso l'alto che rafforzi l'idea di uguaglianza costruita con l'apporto di tutti. Utopia?
“un gesto generoso e pieno di speranza di cui vogliamo fare parte”, dice Francesca Michelotti,
“condividiamo lo stesso obiettivo – prosegue Ivan Foschi – anche se con opinioni diverse su come arrivarci”. Giovedì consegnerà le dimissioni alla Reggenza, intanto saluta con un appunto alla sinistra che si è arresa a una visione democristiana della vita.

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