Il ruolo della sinistra nella gestione del sistema bancario: SSD replica al PSD

“In un sistema allineato agli standard internazionali - per leggi fiscali, di antiriciclaggio, scambio di informazioni - fuori controllo era rimasta solo l'attività bancaria. E a contrastare questa evidenza c'era una parte della classe politica che rallentava ogni indagine a salvaguardia dei legami indissolubili con quel mondo”. Parte da una analisi del passato SSD replicando al PSD. Nell'intervento di ieri i Socialisti e Democratici rilevavano come proprio sulla questione bancaria si fossero divisi “ben due volte, per non piegarsi a direzioni poche chiare; perdendo pezzi per tenere schiena dritta e mani pulite” e accusando parte degli alleati di allora - oggi al governo - “di aver preferito altre scelte”. SSD rimanda l'accusa al mittente: “I contrasti – dice – sorsero proprio su questo punto: nonostante le sollecitazioni di AP, si impediva ogni verifica sull'operato della governance di Carisp, nonché si contrastavano le procedure d'esame del sistema bancario, AQR in testa”. E indica i responsabili: “quella parte del PSD che oggi afferma di avere la schiena dritta, era asservita alle logiche della Democrazia Cristiana, opponendosi al cambiamento”.
Ssd non accetta che ora che “la rivoluzione del sistema bancario è attuata, qualcuno voglia rivoltare la frittata”. Riconosce all'interno del PSD la presenza di forze impegnate nel condividere i percorsi di trasparenza e la necessità di un cambio di passo nella gestione delle banche. E a loro va l'invito a non lasciarsi coinvolgere “in una logica contrarie alle loro stesse idee e valori”.

AS

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