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Sammarinesi per la Libertà su 'Lotti di Valdragone'

14 set 2004
Sammarinesi per la Libertà su 'Lotti di Valdragone'
“I dubbi sono tutt’altro che scomparsi, e continueremo a richiedere l’istituzione di una commissione consiliare d’inchiesta per far luce sulle responsabilità politiche del caso, come abbiamo chiesto sin dall’inizio”. Così i cinque consiglieri dell’opposizione Romeo Morri, Augusto Casali, Monica Bollini, Giuseppe Rossi e Glauco Sansovini, che parlano di un’indagine, e di una sentenza, che fa acqua da tutte le parti. E Casali elenca le zone d’ombra: “Il testimone Romeo Busignani emerge come figura non affidabile, a differenza di altri, nonostante abbia fornito al giudice una descrizione dettagliata della famosa scrittura privata, che assicurava la trasformazione dei terreni da agricoli ad edificabili”. “La scrittura privata – aggiunge Monica Bollini – non è stata trovata, ma la sentenza non dice che non esiste. Non chiarisce nemmeno chi sia Mister X”. “E perché – riprende Casali – il giudice ha atteso 90 giorni prima di eseguire la perquisizione nello studio di Alvaro Selva?”. Le dichiarazioni di quest’ultimo, secondo i cinque consiglieri, sono state contraddittorie, ed è per questo che richiederanno le 1.200 pagine dell’intero fascicolo. “E visto che Fiorenzo Stolfi – conclude Giuseppe Rossi – ha detto di aver sopportato tutto questo da innocente, vuol dire che noi lo abbiamo diffamato e per questo ci deve denunciare. Noi lo aspettiamo”.

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