Per San Marino: Di crisi si muore
Il nostro Paese ha urgente bisogno di mettere in moto un percorso virtuoso che lo porti fuori dalla crisi di sistema con provvedimenti fatti di concretezza e di efficacia, indipendentemente dalla black list alla quale si attribuisce un eccesso di colpa. La white list rimane comunque un traguardo importante.
Nonostante la pessima amministrazione degli ultimi venti anni, la nostra economia produce circa 6.000 posti di lavoro coperti da frontalieri e dal nero, per cui è chiaro che le risorse esistono e si possono rafforzare con politiche adeguate.
Lo Stato ha necessità di una banca di massima sicurezza per gestire Tesoreria e fondi sociali oggi a rischio. Pertanto è urgente statalizzare e socializzare la Cassa di Risparmio intorno alla quale rilanciare il sistema finanziario che è stato colpevolmente devastato.
Lo Stato ha bisogno di manodopera professionalizzata da offrire all’economia con l’obiettivo di ritornare alla piena occupazione dei sammarinesi. Di conseguenza va subito riformata e potenziata la formazione supportata da una programmazione concordata con le aziende; va represso in tutti i modi il lavoro nero che è una vergogna umana, morale e sociale.
Lo Stato deve rimettere a posto la finanza pubblica dissestata dal clientelismo e dalla corruzione. E’ dunque urgente ridurre gradualmente la spesa corrente fino al 70%, mettere fine a clientopoli, agli sprechi, e rendere leggibile e veritiero il bilancio.
Lo Stato deve sostenere le attività produttive e di servizio lasciate al loro destino. Occorre pertanto promuovere la riconversione ecologica dell’economia, la cooperazione e aprire nuovi mercati internazionali; rilanciare il turismo e il commercio, contrattando nuovi investimenti di alto livello con gruppi imprenditoriali seri e professionali.
Se si vuole, la piena occupazione è possibile. E’ fondamentale per le entrate dello Stato e dell’ISS, per diminuire i costi sociali, per la dignità e il benessere di tutti i sammarinesi. Questo è il momento per fare una forte pressione sul governo da parte di tutti. Di crisi si muore!
Comunicato stampa