San Marino: parte la stagione dei congressi. 6 partiti si rinnovano

Sarà Alleanza Popolare ad aprire la stagione dei congressi. L'assise è fissata per il 22 e 23 febbraio. “A giorni contatteremo i nostri aderenti per introdurre alcune modifiche allo statuto -spiega Mario Venturini – infatti c'è una discrepanza tra le figure del coordinatore e del presidente, il primo non immediatamente ricandidabile al secondo mandato, a differenza del secondo. Per questo – prosegue Venturini - pensiamo a una norma da portare in assemblea per consentire un solo mandato anche al presidente”. Ap pensa al rinnovamento, come avvenuto nella compagine di governo, e quindi l'idea è di affiancare un giovane a un uomo di esperienza alla guida del partito. In aprile toccherà al partito socialista. Dal 19 al 21. Si tratta del congresso che concretizzerà la fusione tra le due componenti del Nuovo partito socialista e Socialriformisti e che dovrà rinnovare tutte le cariche.“ stiamo ragionando per salvaguardare l'equilibrio tra i due partiti – dice Simone Celli – entrambi dovranno essere garantiti nelle forme di rappresentanza”. Stessa situazione per l'Unione Per La Repubblica. Si tratta del primo congresso dopo la fusione tra Democratici di Centro e Europopolari. “è tutto da definire – dice Marco Podeschi – a partire dalla struttura minima di partito. Ci dobbiamo dotare dell'organizzazione definitiva dopo essere stati legittimati in termini elettorali. Ancora tutto da decidere anche in Casa di Socialisti e Democratici: “le date saranno decise dal direttivo – precisa Gerardo Giovagnoli. – dovremo rinnovare le cariche del presidente e del segretario, scadute proprio sotto elezioni”. Non escludendo una sua ricandidatura alla segreteria. Mentre il psd ha già indicato in Denise Bronzetti, oggi presidente del partito , il suo nuovo capogruppo, ruolo che assumerà una volta concluso l'incarico reggenziale. Confermato entro l'anno quello di Sinistra Unita, “ forse a fine estate – anticipa Ivan Foschi – dovremo fissare la linea politica e rinnovare tutte le cariche, anche alla luce dell'esito elettorale”. Si chiuderà l'anno con il Partito democratico Cristiano, che potrebbe anche slittare al 2014.

g.b.

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