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Per San Marino: Una politica assurda

5 ott 2012
Per San Marino: Una politica assurda
Per San Marino: Una politica assurda
Promettono le vecchie promesse
San Marino bene comune ripropone le promesse che non ha mantenuto a partire dalla riforma tributaria. Il nuovo compromesso storico, non contento del “male comune” che ha fatto nella Legislatura precedente, propone il “bene comune” con la grande foto di quattro candidati definiti i leader delle tre liste (?!). C’è una lista con due leader? O uno strapuntino? Ripropone il puntello di un anno e mezzo di soccorso rosso (PSD) col quale ha lavorato per il “male comune” causando 1200 disoccupati 2000, chiusure di imprese, 25 punti di perdita di PIL, una montagna di debiti, corruzione, clientelismo e infiltrazioni mafiose. Rilancia la riforma tributaria cincischiata per tutta la passata Legislatura e la definisce una priorità come aveva fatto nel 2008.
Sono le solite promesse, le solite favole per ingannare il popolo sammarinese in occasione della Consultazione Elettorale.
Il movimento Per San Marino sostiene che la squadra che ha rovinato il Paese non può essere quella che lo fa rinascere. Solo un nuovo gruppo dirigente e l’unità del popolo sammarinese possono determinare la svolta di cui abbiamo urgente bisogno.

Una politica assurda
La presentazione delle liste mette in luce un grande frazionamento delle forze politiche ed una confusione politica senza precedenti.
Dalla caduta rovinosa del Patto Per san Marino sono scaturite due coalizioni con i dirigenti del vecchio Patto: San Marino bene comune, guidata da Tito Masi; Insieme per il Paese, con la guida di Augusto Casali, Romeo Morri, Nadia Ottaviani e i tre Grandi Burattinai dietro le quinte.
Saranno in competizione con le forze del cambiamento divise tra loro per ragioni che non sono riconducibili ai programmi. L’assurdo è che la fase elettorale è dominata dal vecchio patto che ha rovinato il Paese portandolo alla disoccupazione, alla chiusura delle attività imprenditoriali, alla caduta verticale del PIL, al fallimento della finanza pubblica, all’isolamento della Repubblica sul piano internazionale, alle attività di stampo mafioso, all’incrocio tra affari e politica, alla sospensione dello stato di diritto, alla protezione dei collusi, alla cricca romana.
Il vecchio patto si è diviso, ha scardinato la sinistra e si è presentato con due liste in finta competizione, col grande obiettivo di fermare il cambiamento e continuare sulla strada dei poteri finanziari e della cricca.
Il movimento Per San Marino chiede ai cittadini che vogliono bene alla Repubblica di sostenere la sua lista e il suo progetto per la piena occupazione, per la ripresa della crescita, per il riordino delle istituzioni, per la moralità pubblica, per la difesa del territorio e dell’ambiente, per buoni e costruttivi rapporti con l’Italia e con l’Europa, per l’unione del popolo sammarinese.
Cambiare si può. Insieme.

Comunicato stampa

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