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Per San Marino: sul problema dei frontalieri

16 ott 2012
Per San Marino: sul problema dei frontalieri
Se a San Marino lavorano circa 6000 frontalieri e oltre 1200 sammarinesi sono disoccupati, la causa è da ricercare nell’incapacità dei vari governi di preparare e specializzare i lavoratori sammarinesi attraverso una vera Formazione Professionale. Non possiamo nascondere che gli stessi sammarinesi hanno contribuito rifiutando certi lavori e puntando alla Pubblica Amministrazione. Infine la totale mancanza di programmazione economica ha penalizzato i sammarinesi.
Il movimento Per San Marino sostiene che uno Stato civile e sociale deve garantire la piena occupazione di tutti i suoi cittadini. Nel nostro Paese è possibile anche se tanti anni di malgoverno rendono tutto più difficile. La nostra economia, nonostante la batosta, richiede ancora almeno 4500 posti in più di quelli che possiamo occupare all’interno. Perciò, si può operare per una graduale diminuzione dei frontalieri offrendo alle imprese lavoratori residenti professionalizzati. Si può organizzare una seria repressione dell’odioso lavoro nero con ispezioni oneste, severe e continue. Si può impostare un radicale cambiamento verso la trasparenza e la legalità, verso un rapporto di amicizia e di cooperazione con l’Italia e con l’Europa che porterebbe nuovi investimenti e occupazione a San Marino. Si può mirare alla realizzazione del Paese Verde e al rilancio del commercio e del turismo come indicato dal nostro programma.
Il movimento Per San Marino non fa promesse come i tanti ciarlatani elettorali, ma si impegna a lavorare per raggiungere la piena occupazione alla quale hanno diritto i sammarinesi.

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