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San Marino: Segretario Celli, in corso azione per delegittimarci

24 mar 2017
Simone Celli
Simone Celli
Le pretese avanzate dalle opposizioni e, in particolare, da forze politiche che hanno governato quasi ininterrottamente negli ultimi 30 anni, "vanno rispettate, ma sono difficilmente comprensibili". Il segretario di Stato per le Finanze, Simone Celli, contattato dall'Agenzia Dire, risponde a tutto campo alle recenti critiche lanciate all'azione di governo, in particolare nel settore bancario e finanziario. E la replica pare indirizzata anche oltre la politica, a chi piu' in generale "sta consapevolmente avvelenando il clima -spiega- con l'obiettivo di delegittimare l'azione del governo e delle istituzioni". Affronta quindi i tre temi principali su cui, nelle ultime settimane, e' stato bersaglio di forti critiche. In primis, la vicenda Cassa di Risparmio, con l'avvio dell'iter di sostituzione del Cda. Il Segretario ricorda quindi che tale impegno era previsto dall'Ordine del Giorno approvato dal Consiglio Grande e Generale il 22 gennaio del 2016 e richiamato dalle raccomandazioni dei report conclusivi del Fondo Monetario Internazionale del 2014, 2015 e 2016. Con la sua decisione percio' "il governo ha esercitato una sua legittima prerogativa -sottolinea- facendosi carico delle decisioni non assunte dal precedente esecutivo e trasferendo un messaggio preciso al Paese: Cassa di Risparmio riveste un'importanza strategica nell'ambito di un progetto di riorganizzazione e internazionalizzazione del sistema finanziario e lo Stato, attraverso il rafforzamento della sua presenza nel capitale sociale e nella gestione, ne vuole garantire la solidita' e implementare l'operativita'. Cassa di Risparmio e' la banca dei sammarinesi e tale restera'". Il Segretario Celli tocca poi il nodo "Npl" scongiurando battaglie politiche "su un tema cosi' delicato e importante per il Paese e per i suoi cittadini"
Purtroppo, "c'e' chi- ribadisce- sta consapevolmente avvelenando il clima con l'obiettivo di delegittimare l'azione del Governo e delle istituzioni". Non solo "ha dell'incredibile -prosegue- ma chi porta avanti questa azione sono coloro i quali hanno creato il problema e penso sia evidente a tutti l'assurdita' di ipotizzare che a risolverlo siano gli stessi che hanno creato il dissesto". Celli torna a confermare la posizione del Governo: i crediti "non performanti" degli istituti sammarinesi saranno oggetto di "un'attenta gestione, supervisione e di un controllo permanente e rigoroso da parte dello Stato -puntualizza- Le mistificazioni stanno a zero". Infine, Celli ne ha anche per chi punta il dito contro l'assenza di un piano di sviluppo del settore bancario: "Siamo al governo da circa 90 giorni e abbiamo ereditato una situazione generale estremamente complessa sotto molteplici profili -manda a dire- chiederci di risolvere i problemi in un lasso di tempo cosi' breve e' pretestuoso". Soprattutto, "se questi rilievi -continua il Segretario di Stato- provengono da forze politiche che negli ultimi 30 anni hanno governato per ben 27 anni". E "di tempo a disposizione -chiosa- per dare risposte e soluzioni al Paese ne hanno avuto a sufficienza". Diversamente, "ora tocca a noi governare -tira le somme- ci prendiamo l'onore e l'onere di questa responsabilita' e alla fine del percorso di risanamento e rilancio saranno i cittadini a giudicare la bonta' del lavoro fatto". Celli annuncia quindi che "prossimamente sara' esposto in Consiglio Grande e Generale e anche nel Paese il piano strategico con il dettaglio degli interventi che, attraverso una riorganizzazione complessiva fondata su trasparenza, innovazione, reputazione internazionale e professionalita', consentira' di costruire un settore bancario solido, robusto e competitivo". A riguardo, il segretario di Stato assicura infine che la tutela dei lavoratori del settore sia una priorita' per il governo, per questo motivo "si sta adoperando per promuovere in tempi brevi appositi percorsi di riqualificazione professionale del personale bancario, per ridurre al minimo l'impatto del processo di riorganizzazione in corso sul numero dei posti di lavoro e per prospettare soluzioni appropriate per crearne di nuovi nel medio termine".

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