La sanità ancora al centro del dibattito consiliare

La sanità ancora al centro del dibattito consiliare.
Una vera e propria maratona che ha confermato, in sostanza, le criticità evidenziate dalla relazione del Segretario Berardi invocando interventi politici per restituire alla cittadinanza una sanità capace di dare risposte adeguate alle aspettative di salute. Sotto accusa c’è il sistema non i professionisti che nell’ospedale di Stato esercitano, i metodi di gestione no le figure professionali o i servizi in molti casi di assoluta eccellenza. In aula si è registrato, in sostanza, uno scontro fra i sostenitori della riforma sanitaria che ha introdotto nuovi criteri di gestione e chi invece auspica un maggiore controllo, uno strumento intermedio che si possa affiancare all’attuale Comitato Esecutivo. Dalle opposizioni contestazioni per quello che ritiene un controllo eccessivo della politica sulla sanità, accuse che la maggioranza rigetta e restituisce al mittente.
Non sono mancati toni aspri e polemici, in particolare sull’auspicata apertura verso le strutture delle regioni limitrofe. Gabriele Gatti parla di favoritismi verso le regioni rosse, le repliche arrivano da più parti, dal segretario di Stato agli Interni, Valeria Ciavatta, che le definisce assolute sciocchezze, dal capogruppo Psd, Claudio Felici che ricorda gli accordi del passato con Ferrara, che si trova in una regione rossa. Non vedo – dichiara – le differenze. Critico, nella sua replica, il Segretario Berardi che ha definito non adeguato all’importanza del tema trattato il profilo del dibattito, scivolato – ha detto – in critiche poco generose e a volte irresponsabili. I cittadini – ha aggiunto - sono stufi di sentire questo rimpallo di responsabilità. Non sono più disponibili ad accettare critiche sterili senza ascoltare proposte concrete e responsabili.

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