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Sciolto il Parlamento, elezioni il 25 settembre. Di Maio: "Area di unità nazionale contro Salvini e Conte"

Giovani del PDCS guardano alle vicende italiane e chiedono: “San Marino è paese di costruttori o distruttori?”

di Monica Fabbri
22 lug 2022

Il Parlamento è sciolto, Italia alle urne il 25 settembre, mentre la prima riunione delle Camere è fissata il 13 ottobre. "Non sono possibili pause, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell'interesse dell'Italia", rimarca il capo dello Stato Sergio Mattarella. I progetti più attesi sono legati al PNRR. L'attenzione va quindi a programmi e scadenze: si teme che con le elezioni in autunno sarà difficile rispettarli tutti. Preoccupazione non da poco se si considera che all'attuazione del Piano Nazionale nei tempi concordati sono condizionati i fondi europei di sostegno.

La prossima rata da 21 miliardi sarà infatti concessa soltanto se verranno raggiunti altri 55 obiettivi entro fine anno. Si tratta di progetti legati a turismo, infrastrutture digitali, contrasto ad evasione fiscale e lavoro nero, gare di appalto per nuove linee ferroviarie ad alta velocità. Tra le cose da fare anche il nuovo decreto aiuti, per continuare a proteggere famiglie e imprese dalla corsa dell’inflazione e dai rincari di benzina e bollette. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio invita quindi tutti ad accogliere l'appello di Mattarella. Poi parla di “un'area di unità nazionale” che si sta delineando “contro Salvini e Conte, ma anche a una destra che ha scommesso per far cadere questo Governo”, a cui riserva parole durissime.

Anche San Marino guarda con attenzione alle vicende italiane, e c'è chi fa un raffronto con la situazione interna. “La bagarre vista in questi giorni nel parlamento - scrivono i Giovani Democratico Cristiani – ci riporta a quella che da troppo tempo anima e divide la politica sammarinese, con la ricerca spasmodica di colpevoli a cui scaricare le responsabilità dei vari problemi”. Un gioco al massacro, per i GDC, che domandano: “San Marino è paese di costruttori o distruttori?” Da qui l'invito ad imboccare la strada della “costruzione, del dialogo, del confronto, di strategie concrete e condivise”.





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