
"Con la Sua vita e il Suo pontificato, il Santo Padre ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa Cattolica e dell’umanità intera, distinguendosi per il Suo infaticabile impegno a favore della pace, della giustizia sociale, della dignità dei più deboli e del dialogo tra i popoli e le religioni". Così la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri.
"È stata una notizia molto improvvisa - dice ai microfoni di Rtv il Segretario Luca Beccari - nonostante quelle che erano state le sue vicende di salute degli ultimi mesi. Direi che un po' tutti avevamo sperato che una certa fase acuta dei suoi problemi si fosse un po' attenuata, invece evidentemente le cose sono andate diversamente. Oggi piangiamo un uomo che credo abbia portato dal 2013, da quando è iniziato il suo pontificato, un messaggio totalmente nuovo e si è impegnato e sforzato per portare la Chiesa alla sua missione nei tempi moderni e quindi facendosi carico anche di grandi dibattiti e di contrasto come quelli che abbiamo assistito negli ultimi anni. Una Chiesa che lui voleva aperta, inclusiva, una Chiesa che fosse dalla parte dei più deboli e una società che riconoscesse il valore dell'uomo al centro del nostro mondo. Quindi prima di tutto la persona, le persone senza distinzioni, senza nessun tipo di differenze dettate invece da quelle che sono le dinamiche sociali che oggi viviamo attraverso le dinamiche economiche, dalla globalizzazione eccetera. Oggi le nostre condoglianze sicuramente vanno a tutta la Santa Sede, ovviamente a tutto il Collegio Cardinalizio, a tutti i fedeli, a tutta la Chiesa, ma credo che insomma piangiamo un grande profeta e speriamo insomma che possa la sua opera continuare perché sicuramente un segno l'ha lasciato".
Instancabilmente non ha mai cessato di chiedere la pace, ha sempre ricordato la martoriata Ucraina, ha sempre ricordato la tragedia della popolazione di Gaza. "Ho avuto il privilegio di incontrarlo due volte durante il mio mandato, ricordo la prima la prima volta che lo incontrammo e si parlava degli scenari di conflitto principali insomma, se ce ne possono essere di principali e secondari ovviamente, quelli più più dibattuti e lui disse il mondo è tutto in guerra, ci sono tante guerre nel mondo anche negli angoli più remoti, cose che non vengono portate all'attenzione dei media o forse sono meno dibattute e un uomo impegnato veramente per la pace e per la pace vera, non per quel tipo di pace che è un compromesso a scapito di qualcuno. Si è impegnato tanto per una risoluzione del conflitto in Ucraina, si è sempre impegnato per la pacificazione del Medio Oriente, dell'area ovviamente palestinese ma non solo, è sempre stato un osservatore attento di ciò che accadeva in Africa e ancora in tante regioni del mondo appunto dove non solo c'è guerra ma c'è violazione dei diritti umani e delle condizioni di vita principali per le persone".
Nel video l'intervista al Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari.
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