La scuola e la formazione nel programma dell’Unione per la Repubblica

Simbolica l’ambientazione – alle scuole superiori di Città - per parlare di formazione. Crescita personale dei giovani per la crescita sociale e culturale del Paese: è il nuovo ruolo che l’Unione per la Repubblica affida alla scuola, partendo dalle proposte. Obbligo scolastico da estendere sino ai 18 anni, nuove strutture e nuove tecnologie nella didattica; potenziamento dell’Università, soprattutto nei corsi primari; parco tecnologico, “ma quello vero – dice Gian Marco Marcucci – perché sino ad ora non abbiamo visto alcun progetto effettivo, nessuno strumenti operativo”.
“Vogliamo una scuola che sia moderna, aperta alle sfide dello sviluppo e in linea con gli standard internazionali – ha detto Giovanni Lonfernini – ma soprattutto una scuola che si muova nel solco della storia della Repubblica di San Marino. Nelle nostre scuole superiori hanno studiato e hanno insegnato alcune figure che hanno permesso lo sviluppo economico del Paese e hanno unito l'impegno politico all'educazione". Il riferimento va a Francesco Balsimelli, Federico Bigi, Clara Boscaglia, Fernando Bindi, grandi educatori e parte importante della classe dirigente sammarinese. Scuola, dunque, che deve formare i giovani ad essere nuova classe dirigente – aggiunge Pier Marino Menicucci – perché piena sovranità della Repubblica significa avere cittadini sammarinesi a ricoprire ruoli chiave e di responsabilità.
Nel video l’intervista a Giovanni Lonfernini – capogruppo UPR.

Annamaria Sirotti

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