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I segretari di Pdcs e Psd smentiscono possibili prove di coalizione, ma le convergenze ci sono

16 giu 2012
I segretari di Pdcs e Psd smentiscono possibili prove di coalizione, ma le convergenze ci sono
I segretari di Pdcs e Psd smentiscono possibili prove di coalizione, ma le convergenze ci sono
“Nessuna prova di colazione, ma un confronto politico sulle priorità del Paese”. Getta acqua sul fuoco il Segretario della DC, Marco Gatti rispondendo a chi interpreta il dialogo aperto con il PSD come una prova generale in vista delle prossime consultazioni elettorali. Anche Gerardo Giovagnoli mette l'accento sulla ricerca di convergenze, lasciando in secondo piano il discorso delle future alleanze. “Siamo concentrati sulle soluzioni per far uscire il Paese da una fase di emergenza – dichiara – e non sulle tattiche politiche”. I due leader politici si limitano a sottolineare come le alleanze si costruiscono sui programmi e che per ora si cercano le convergenze sulle cose da fare. E ieri sul tavolo c'erano questioni di rilievo, come l'uscita al più presto dalla black list o il processo di integrazione europea o, ancora, la riforma fiscale. Un aspetto sul quale DC e PSD concordano sulla necessità di stemperare la tensione ed evitare lo scontro sociale. Indispensabile riaprire il confronto con le categorie economiche e le forze sociali. I sindacati hanno già indetto lo sciopero generale, si deve impostare un dialogo prima di arrivare in aula consiliare. Dai colloqui di ieri sarebbero emerse visioni comuni, convergenze sulle soluzioni da adottare e gli esiti passeranno al vaglio degli organismi interni dei due partiti. Marco Gatti metterà al corrente anche gli alleati di maggioranza “Siamo sempre stati leali – dichiara - e abbiamo lavorato sempre bene insieme. In un logica di assoluta trasparenza ci confronteremo con le forze del Patto e insieme decideremo come affrontare la disponibilità che il PSD ha dimostrato da tempo”. Giovagnoli, dal canto suo, si limita ad affernare “Restiamo concentrati sull'emergenza del paese e qui temi che dovremo affrontare da qui alla fine della legislatura. Il resto si vedrà”.

Sergio Barducci

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