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Il Segretario Casali commenta le dichiarazioni del comandante Cecchi

1 mar 2011
Se l’invito è quello di potenziare i livelli di collaborazione siamo disponibili e in tempi rapidi. Se invece giochiamo allo scaricabarile ognuno si tiene il proprio e noi stiamo meglio di altri. Il Segretario di Stato per la giustizia replica così alle dichiarazioni del comandante della fiamme alle di Rimini. A Enrico Cecchi Casali ricorda che la mafia in Riviera è arrivata decenni fa. Basta leggere, dice, qualche vecchio libro di Ciconte. Il governo ha adottato leggi che hanno fatto alzare la guardia, trovando un valido alleato nella Fondazione Caponnetto: oltre ai corsi di formazione, in aprile si terrà in Repubblica il vertice internazionale antimafia, che dovrebbe dare il via libera a un osservatorio permanente a San Marino. Titano e Italia, sottolinea, hanno parafato l'accordo sulle doppie imposizioni che prevede lo scambio di informazioni sul modello Ocse e noi ci siamo detti disponibili a parlare anche di quello automatico, sebbene sarebbe il primo caso in Europa. Ma, rimarca, è l'Italia che non vuole firmare. E sulla presunta indagine per sospetta evasione fiscale dei giudici sammarinesi Casali ritiene improbabile che riguardi tutti e 19 i magistrati dato che alcuni sono in carica da meno di un anno e non possono ancora avere fatto la dichiarazione dei redditi. Stanno indagando, dice, su cittadini italiani per verificare se rispettano la legge. Non è in corso alcun attacco alla magistratura sammarinese.

Sonia Tura

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