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Il segretario Ciavatta in merito al pagamento di spazi da parte dei partiti sui quotidiani

12 ott 2012
Il segretario Ciavatta in merito al pagamento di spazi da parte dei partiti sui quotidiani
Il segretario Ciavatta in merito al pagamento di spazi da parte dei partiti sui quotidiani
Essendo stata interpellata su questioni legate alla stampa in periodo preelettorale, il Segretario di Stato Valeria Ciavatta esprime le seguenti considerazioni:
“Mi hanno chiesto di commentare la segnalazione secondo cui alcune testate metterebbero a disposizione di partiti e candidati spazi autogestiti a pagamento su cui scrivere comunicati ed opinioni in campagna elettorale. Non credo sia una novità per i quotidiani sammarinesi. Ma essi dovrebbero rendere palese al lettore che lo spazio in cui il candidato Pinco Pallino interviene a suo piacimento, è a pagamento e che i contenuti sono di parte e non sono informazioni. Tuttavia il giornale deve essere ritenuto responsabile anche in tribunale di ciò che compare su tutte le sue pagine. Altrimenti si favorirebbero calunnie e diffamazioni da parte di persone sprovvedute rispetto ai doveri giornalistici.
D’altro canto certi problemi sussistono anche nell’ordinarietà. Infatti, e’ una legge del 1881!!!! che regola l’autorizzazione alle pubblicazioni periodiche, chiunque può scrivere da giornalista e le testate non sono tenute a pubblicare sulle pagine del giornale il nome dei proprietari e dei principali finanziatori benché questi possano condizionare l’opinione pubblica.
Per di più a San Marino gli “investitori sono a fondo perduto” perché i quotidiani non si sostengono con le sole vendite e il contributo statale. La categoria dei giornalisti non si è accordata su un’autoregolamentazione, pur avendoci provato qualche tempo fa.
In questa situazione potremmo affidarci alla correttezza di chi opera nel settore. Ma, purtroppo, a volte qualche giornale racconta come verità anche ciò che verità non è, magari utilizzando caratteri cubitali sulla prima pagina e sulle civette davanti alle edicole; seleziona le informazioni da dare e da non dare, secondo un metro non professionale ma interessato; e soprattutto non verifica quelle che riceve come presunte notizie e fa passare le opinioni non documentate come notizie accertate. Qualcuno poi approfitta della mancanza di poteri dell’organo di vigilanza. Intanto lo scoop fa effetto e costringe ad una rettifica che non avrà mai lo stesso effetto dell’accusa infondata.
Per nostra consolazione i giornalisti non sono tutti uguali. Molti di loro meritano la nostra stima, sono al servizio dell’informazione, non darebbero mai una notizia senza verificarla e mettono il lettore nella condizione di poter distinguere una informazione da un commento.
Quanto ai partiti, credo che possano spendere soldi per la propaganda sui giornali, sui muri e altri spazi consentiti, promuovendo il proprio simbolo e programma, oppure i propri candidati. E’ invece vietato pagare viaggi e cene, fare regali e promesse che si configurino come voto di scambio. Così come è vietato qualsiasi atto che possa configurarsi come corruttivo.
In questo periodo infuocato, ho chiesto alla Commissione di Vigilanza di formulare raccomandazioni ai media affinchè contribuiscano ad una campagna elettorale civile, seria e responsabile. Colgo l’occasione per farlo anch’io.
Ma serve davvero una regolamentazione della materia. Serve da molti anni ma finora chi avrebbe dovuto provvedere ha mancato. Adesso tutti confidiamo nella prossima legislatura.

Comunicato stampa del Segretario di Stato per gli Affari Interni Valeria Ciavatta

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