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Segretario Gatti: "Non solo mercati internazionali, Il finanziamento da 500 milioni sarà diversificato"

Ciacci (Libera): "Se le decisioni saranno concertate, noi ci siamo". Zafferani (Rf): "Debito non sostenibile. Il deficit annuo salirà a 85/135 milioni di euro"

24 giu 2020
Il Segretario Marco Gatti
Il Segretario Marco Gatti

I lavori della seduta consiliare sono arrivati al punto più significativo della sessione ovvero la Variazione di Bilancio. Ad introdurre il dibattito il Segretario di Stato alle Finanze Marco Gatti. Rispetto alla prima lettura novità di rilievo. Per reperire i 500 milioni di euro a sostegno e rilancio del “sistema San Marino” non ci si affiderà solo ai mercati internazionali, come previsto nel testo in prima lettura, ma verrà messo in campo un ventaglio di possibilità. Lo ha subito chiarito il Segretario di Stato che ha parlato di ricorso a soggetti esteri, interni, istituzionali e non, unitamente all'opzione originaria.

Gatti ha poi parlato della necessità di interventi strutturali non più procrastinabili come la riforma delle pensioni o il passaggio dalla monofase all'Iva che dovranno impegnare Governo e Parlamento. Il Segretario di Stato ha anche enunciato la possibilità di modificare il sistema di incentivi alle imprese, eliminando sovrapposizioni e riorganizzandoli in modo tale che producano un rientro allo Stato. Il concetto della retribuzione di risultato, che consentirà per le posizioni apicali del settore pubblico il superamento del tetto dei 100mila euro, potrà essere esteso anche ad altri profili e si cercherà di raggiungere l'obiettivo con la contrattazione sindacale. Confermata l'introduzione dello spoil system con la sostituzione, ad ogni nuova legislatura, delle figure nominate negli enti e nelle aziende partecipate. Gatti ha concluso l'intervento richiamando il paese affinché non si adagi, una volta reperita la liquidità, ma anzi produca lo sforzo necessario per le riforme che serviranno per pagare il debito e assestare i conti pubblici.

Pieno sostegno a Gatti dal capogruppo Pdcs Mussoni che ha ricordato come il deficit da 40 milioni sia un'eredità dell'esecutivo precedente. Eva Guidi di Libera ha chiesto innanzitutto di visionare gli emendamenti del Governo, non ancora consultabili, mentre Matteo Ciacci ha sottolineato che serve un piano oculato e strutturato per sostenere il debito anche perché peserà sulle nuove generazioni. Per Ciacci qualunque decisione legata al finanziamento dovrà essere ampiamente condivisa e di pertinenza del Consiglio e non solo nella disponibilità del Governo. Se così sarà, ha detto, daremo il nostro contributo. Anche Andrea Zafferani di Repubblica Futura ha lamentato la non conoscibilità degli emendamenti e comunque, a suo parere, l'indebitamento da 500 milioni non è sostenibile perché sommando gli interessi da pagare al deficit strutturale e alle minori entrate, servirà una correzione di bilancio da un minimo di 85 a 135 milioni di euro annui. Occorrerebbe invece un prestito rapido, a basso costo e molto dilazionato nel tempo, destinando le risorse a famiglie, imprese e alla ricapitalizzazione delle banche e non alla spesa corrente.


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