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Si chiude il tavolo istituzionale sul bilancio. Si lavora ad una posizione comune

Domani si riunisce l'Ufficio di Presidenza con la Reggenza chiamata a sciogliere il nodo della presa d'atto dei due giudici d'appello

di Monica Fabbri
6 nov 2019

Bilancio e giustizia: sono questi i due temi su cui resta alta l'attenzione della politica. Domani verrà al pettine il nodo dei due giudici d'appello.

Nell'Ufficio di Presidenza voluto dalla Reggenza, mentre in queste ore proseguono incontri serrati, sarà deciso se inserire il comma in Consiglio che potrebbe aprirsi già venerdì per l'esame del Bilancio. L'ultima bozza è stata oggetto di un'attenta valutazione da parte del tavolo istituzionale che questa mattina ha chiuso il confronto in un clima definito positivo. Si lavora ad una presa di posizione comune e solo allora si saprà quanti condividono il testo. Rimangono infatti forti distinguo su alcuni temi, anche se la Csu ribadisce che si tratta di una sintesi accettabile. Non è il bilancio che tutti volevano ma “il migliore possibile con le elezioni alle porte” – commenta il Segretario della Csdl Giuliano Tamagnini, che rimarca – al di là dei contenuti - quello che definisce il risultato più importante, “l'allenamento al confronto tra istituzioni, forte sociali e categorie economiche”, una sorta di palestra ad un metodo che – come prevede un apposito articolo – dovrà accompagnare anche la prossima legislatura.

Oggi il confronto si è focalizzato su Banca Nazionale Sammarinese. Si è deciso di applicare quanto previsto della legge sulle risoluzioni bancarie, in particolare l'articolo 7 comma 5: BNS potrà fare attività bancaria con l'autorizzazione temporanea di Banca Centrale. Si dà poi mandato al prossimo Esecutivo di individuarne la mission, dato che si guarda ad una sua futura gestione degli npl. Sul bilancio, che verrà depositato domani, c'è la volontà politica alla procedura d'urgenza e l'impegno a non presentare emendamenti. Tornando al confronto, non sono mancate in questo mese e mezzo frizioni e toni aspri. Era prevedibile alla luce delle differenti posizioni. Come nelle migliori trattative si è lavorato di compromesso anche se forse c'è chi, oggi, si è alzato dal tavolo con l'amaro in bocca. Rimane però l'apprezzamento al metodo e alla Segreteria alle Finanze.


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