Sì definitivo al decreto dignità, Di Maio: "Cittadini 1, sistema zero"

Approvato il decreto dignità, in Senato, nell'ultimo giorno dei lavori parlamentari. Resta lo stallo sui vertici Rai.

“Cittadini uno, sistema zero: approvato dopo decine di anni il primo decreto non scritto da potentati economici e lobby”. Queste le prime parole del ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio a commento del definitivo ok, in Senato, del decreto dignità, passato con 155 sì e 125 no.
Forza Italia ha confermato la sua opposizione, per la capogruppo Anna Maria Bernini, “con questo decreto perderanno il posto tantissimi lavoratori a termine a causa dell'irrigidimento delle norme che impediranno agli imprenditori di confermarli”. Anche il Pd lo ha definito il “decreto della disoccupazione”.
E mentre il governo pensa alla “pace fiscale” da gennaio come ipotesi in vista della manovra, per quei contribuenti in difficoltà a mettersi in regola col fisco, sui vertici Rai è sempre stallo. L'ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza ha dato mandato al presidente di scrivere al cda della tv pubblica invitandolo ad astenersi da atti al di fuori dell'ordinaria amministrazione, come ad esempio le nomine, oltre a procedere al più presto con l'indicazione del presidente. Per Di Maio però, “il cda Rai è pienamente operativo”. La Lega punta ancora su Foa, per domani è stato convocato un nuovo vertice a Palazzo Chigi dal presidente Conte. Quasi certamente la Rai sarà argomento di discussione.

Francesca Biliotti

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