Si riunisce il Collegio Garante. A giudizio il quesito per l’ingresso di San Marino nell’Unione Europea

Europa sì, Europa no? San Marino si prepara a rivolgere la domanda ai suoi cittadini. Prima, però, il Collegio dei Garanti dovrà decidere sull’ammissibilità del referendum. Se dovesse dare il suo assenso, per la prima volta i sammarinesi avranno l’opportunità di pronunciarsi su un tema, quello dell’ingresso nella grande famiglia dell’Unione, di cui si dibatte da tempo. La politica si divide tra favorevoli, attendisti, e chi guarda all’ingresso nello spazio economico europeo, sul modello del Liechtenstein. Il comitato promotore rimarca di essersi posto al di fuori delle logiche politiche. Il suo obiettivo è quello di dare vita ad un dibattito serio ed approfondito sull’opportunità di un’adesione, valutando accuratamente questa strada prima di accantonarla. “Fino ad ora – commenta il comitato – si è perso tempo prezioso nello stabilire costi e benefici”. Il quesito, di per sé, non comporta alcun vincolo. Il percorso per un eventuale ingresso prevede un iter preciso, con passaggi prestabiliti, e l’iniziativa rimane comunque nelle mani del Governo. Il referendum viene quindi definito “un atto di responsabilità che il corpo elettorale deve compiere”.

Monica Fabbri

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