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Si è riunita la Direzione del PDCS

16 lug 2004
Si è riunita la Direzione del PDCS
La direzione DC approva all’unanimità la relazione del Segretario. Una lunga riflessione sull’operato del governo straordinario, le priorità da affrontare, la legge elettorale ma anche il tema delle alleanze, il confronto con le altre forze politiche, il dibattito interno al proprio partito. Sull’azione del governo straordinario quello di Lonfernini è un giudizio di promozione senza riserve: Era l’unica strada percorribile – ha dichiarato – per evitare al Paese altri mesi di stallo, di immobilismo, altri mesi di non governo. Dopo pochi mesi di lavoro i risultati non sono mancati, a partire dal risanamento dei conti pubblici, che arriverà in anticipo rispetto a quanto previsto. Lungo l’elenco delle cose fatte e dei successi ottenuti ma anche quello delle cose da fare, delle priorità. Questo governo straordinario – ha affermato il segretario della DC – ha il grande merito di aver decretato la fine della precarietà politica. E a proposito di stabilità, Lonfernini ha sottolineato come il processo di unificazione fra socialisti e democratici non sia mai stato sottovalutato ma oggi, alla luce delle prese di posizione all’interno dei due partiti, appare sempre più come un’operazione di vertice non condivisa dalle basi. Non dobbiamo abbassare la guardia ma restare osservatori attenti. Il no dei socialisti al bipolarismo, di fatto, - ha dichiarato Lonfernini – vale più di mille parole: l’obiettivo del PSS non è quello di un’alternativa alla DC. In merito al dialogo con Alleanza Popolare il leader democristiano lo definisce importante ma invita a non correre il rischio di cadere in un ennesimo trabocchetto. Qui i giudizi sono pesanti e Alleanza Popolare viene definito da Lonfernini un partito vecchio, alternativo alla Dc, nato e ancora gestito contro la DC. Però – ha aggiunto – continuiamo a cercare il dialogo. Punto di partenza del confronto deve essere la legge elettorale, ma sulla base del progetto già approvato dal Consiglio Centrale della DC nel novembre scorso. Ai Popolari di Morri una sola riflessione: come si può pensare di creare un grande centro senza rendersi conto che c’è già ed è rappresentato dalla DC, forte di oltre il 40 per cento dei consensi? Scarse prospettive di collaborazione, al momento – ha spiegato – con Alleanza Nazionale, Nuova San Marino, Sammarinesi per la Libertà, che della diffamazione verso gli avversari hanno fatto l’unica proposta politica. Aspettiamo che diventito partiti veri. L’unico spiraglio Lonfernini lo vede con i Sammarinesi per la Libertà, che – afferma – sembrano aver aperto una nuova fase, quella delle proposte. Sul fronte interno il Segretario qualche sassolino se l’è tolto. La democrazia – ha detto – ha delle regole: le decisioni si assumono negli organismi e poi vanno rispettate. “Incresciosi” ha definito gli ultimi fatti, che hanno procurato danni al partito”. Mi pare – ha aggiunto – ci sia qualcuno che vuole imporre sempre e soltanto le sue scelte. Chi ricerca l’instabilità politica rema contro la DC, con posizioni pubbliche che rasentano la diffamazione. Nessuna volontà di imbavagliare nessuno, ma non possiamo continuare ad essere il bersaglio immobile di cecchini per caso. Siamo – ha concluso – un partito vivo e forte, contrariamente a quanto certi opinionisti di turno cercano disperatamente di dipingere.

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