Simoncini si difende: “Non ho fatto nulla di male, pronto a tutelare mia onorabilità e reputazione”

A pochi minuti dal termine del mandato Reggenziale, non si è fatta attendere la nota di difesa di Giacomo Simoncini, coinvolto nel caso di presunte molestie tra le mura di Palazzo Pubblico. “Posso affermare con fermezza di non aver fatto nulla di male – scrive Simoncini – e di essere pronto a tutelare in ogni sede la mia onorabilità e la mia reputazione di politico, consigliere e, soprattutto, di uomo”.

Il ruolo come capo di Stato, “che ho avuto l'onore di ricoprire - spiega Simoncini – mi ha impedito di poter esprimere liberamente la mia posizione” in merito ai fatti attribuiti. Si dice, dunque, pronto a fornire una ricostruzione di quanto avvenuto agli organi competenti, se necessario, mettendosi “sin da adesso a disposizione”.

Simoncini parla di “illazioni”, “malignità” e “speculazioni politiche” circolate negli ultimi giorni, definendole “bieche strumentalizzazioni” lontane dalla verità e dal “rispetto delle persone”. In chiusura il rammarico per il fatto che non si siano arrestate “neppure dinanzi al pericolo di infangare – sottolinea – insieme alla mia persona, anche l'Eccellentissima Reggenza”.

Sul tema della violenza di genere si registra anche l'intervento dell'Authority Pari Opportunità che intende combattere “lo screditamento della vittima”. Donna che, spiega l'Authority, rischia così di “subire un danno due volte”. In questo modo, si vanno a creare altri “atti di violenza” e la vittima, prosegue la nota, spesso rinuncia a proseguire con la denuncia.
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