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Sinistra Unita sulla liberalizzazione della intestazione degli immobili per i residenti

25 apr 2011
San Marino - Sinistra Unita sulla liberalizzazione della intestazione degli immobili per i residenti
San Marino - Sinistra Unita sulla liberalizzazione della intestazione degli immobili per i residenti
Abbiamo appreso dalla stampa che nella seduta del Consiglio dei XII di giovedì 21 aprile, dove il rappresentante di Sinistra Unita era assente per motivazioni familiari, si è proceduto ad adottare una delibera che elimina il vincolo di 6 anni di residenza continuativa, per i cittadini stranieri residenti, per potersi intestare immobili.
Un passaggio "epocale" in quanto il vincolo sulle intestazioni ha resistito come presidio di tutela della sovranità e della identità sammarinese per secoli, infatti chiunque si intestava una parte del piccolo territorio sammarinese doveva dare la dimostrazione con il tempo di volere diventare parte integrante della nostra comunità , un vincolo per evitare che qualcuno potesse venire a conquistare fette di territorio della nostra Repubblica con il potere del danaro.
Il primo a festeggiare il risultato raggiunto nel "segreto" delle stanze del Consiglio dei XII è stato il Coordinatore di Alleanza Popolare, fino a ieri movimento fortemente conservatore e geloso custode della identità e della morale sammarinese. "Un atto di giustizia e di chiarezza", ha dichiarato Palmieri. A Sinistra Unita la cancellazione di questo vincolo sembra più un atto di disperazione". Infatti, il metodo tipicamente oligarchico - per non dire peggio - adottato per superare questo limite, senza una discussione pubblica, senza un confronto in Consiglio Grande e Generale, senza fare comprendere ai cittadini la motivazione di questa scelta, lascia intendere che la delibera del Consiglio dei XII non sia stata fatta per agevolare i residenti in maniera equa e trasparente, quanto per altre meno nobili e per certi versi disperate motivazioni. Il Coordinatore di Alleanza Popolare infatti non ha parlato della nota della Ambasciata di Italia che richiede al Consiglio dei XII elementi utili rispetto alla “verifica della condizione di reciprocità quanto ai diritti concernenti gli acquisti immobiliari e al diritto societario nonché alla creazione di associazioni e fondazioni e alle donazioni e successioni mortis causa”. Richiesta rimasta “segreta” perché di fatto aggrava irreversibilmente i rapporti italo-sammarinesi richiedendo una reciprocità completa che non può essere sostenibile da San Marino. Il Coordinatore di Alleanza Popolare non ha parlato della disperazione del mercato immobiliare e delle società di finanziamento dello stesso che necessitano urgentemente di "uno smollone" per sostenere i prezzi di mercato e non rischiare il fallimento a causa di imprenditori senza scrupoli che con politici conniventi hanno letteralmente massacrato il sistema immobiliare e territoriale sammarinese. Quegli stessi imprenditori che rischiano di essere premiati da questa azione sconsiderata, di cui noi non vediamo ne giustizia ne chiarezza!. Crediamo che la soluzione trovata dal Patto per uscire dalla disperazione prodotta dalla propria incapacità politica non risolverà i rapporti con la vicina Italia di cui il Patto stesso ne è oramai la causa principale.
Le residenze fiscali saranno garantite con l’intestazione dell’immobile , inoltre con le infiltrazioni mafiose ormai consolidate, questo atto indebolisce la capacità di tutela del territorio sammarinese. In effetti solo la disperazione può portare un movimento come Alleanza Popolare a sostenere con entusiasmo quello che potrebbe essere l'inizio della fine di San Marino e della sua sovranità.
Il Patto per San Marino condusse l'intera campagna elettorale a scagliarsi contro i suoi avversari accusandoli di volere trasformare il Paese in una Montecarlo. In effetti a poco più di due anni il Patto per San Marino ha aumentato esponenzialmente la portata delle macchinette di Rovereta ,creato una Poker Room , trasformando la sala in un vero e proprio casinò, ha varato nel luglio 2010 una legge che non pone limiti alla concessione delle residenze ed oggi compie l'ultimo passaggio tanto caro a certi speculatori e certi immobiliaristi senza scrupoli, concedendo la svendita degli immobili.
Sinistra Unita teme però che non diventeremo Montecarlo, Noi temiamo che con la delibera del Consiglio dei XII il Paese cessi di esistere per come lo abbiamo conosciuto, per questo ne chiederemo conto nel prossimo Consiglio Grande e Generale alla Maggioranza e metteremo in atto tutte le iniziative possibile per annullare la delibera del Consiglio dei XII.

Sinistra Unita

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