Lo strappo all’interno della maggioranza in Italia è sempre più difficile da ricucire

Giovedì si tenterà di ricucire lo strappo. E’ fissata per dopodomani l’incontro tra il leader leghista Umberto Bossi e quello di Futuro e Libertà Gianfranco Fini. Il ministro delle Riforme si dice ottimista sul futuro del governo e gli esiti della maggioranza e spiega di avere avuto sia dal premier che dal presidente della Camera il mandato a trattare. Prima l’incontro ad Arcore con Berlusconi, poi - in vista di dopodomani - Bossi avverte: “l’importante è che Fini non si metta a correre”. La notizia dell’incontro trapela da fonti parlamentari della maggioranza alla fine di una giornata intensa: in mattinata il sopralluogo nelle zone colpite dal maltempo in Veneto, durate il quale il premier e Bossi, duramente contestati dalla folla, hanno promesso interventi nella Finanziaria. Nel pomeriggio la coperta corta dei conti pubblici: Tremonti, nella riunione con i gruppi parlamentari a Montecitorio, ha parlato infatti di esigenze minime pari a 7 miliardi, ma attualmente coperture per 5. Gli interventi per l’emergenza in Veneto non sono stati ancora definiti. Infine lo sgambetto con cui il Governo è stato battuto sulla emendamento alla mozione che impegna l’esecutivo a rivedere il trattato di amicizia con la Libia, approvato con l’appoggio di Futuro e Libertà, che ha votato con l’opposizione. Un chiaro messaggio al Governo, in vista dell’incontro di giovedì. Per il ‘pontiere’ Bossi quello strappo diventa sempre più difficile da ricucire.

Sara Bucci

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