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Sul tavolo del Governo i numeri dell’economia. San Marino non è un Paese che muore

12 apr 2011
Il governo porta sul tavolo i numeri che mettono a confronto l’economia privata dal 2005 al 2011. I contributi versati allo Stato dalle aziende, confrontando il primo bimestre del 2010 con quello del 2011 sono aumentati di circa 300 mila euro. Poi il monte salari e stipendi. Una cifra al rialzo fino al 2009, anno horribilis per l'economia sammarinese e non solo. Se infatti nel 2008 il valore totale degli stipendi versati dalle imprese ai dipendenti era di oltre 397 milioni di euro, l'anno dopo è sceso a 393 milioni, per poi risalire nel 2010 a 401 milioni. Migliorano anche i dati sulla cassa integrazione. Le ore richieste dalle aziende sono scese da un milione a 290mila, con un risparmio per lo Stato di oltre 2 milioni e mezzo di euro. Solo l’occupazione non registra segnali di ripresa. Nel 2009 si sfioravano i 16 mila dipendenti per il settore privato. Nel 2010 il numero e' sceso di 274 unità. Le criticità esistono, sottolinea il governo. In particolare nel settore edile, immobiliare e finanziario. Il sistema economico dovrà riconvertirsi . La competitività della Repubblica si basa sulla fiscalità e la tempestività. Vantaggi, anticipa l’Esecutivo, che stanno richiamando investimenti da parte di gruppi quotati in borsa e che interessano i settori del benessere e della produzione di software per le imprese. Ma la riconversione economica passa anche per la formazione professionale. A breve il Segretario al lavoro,presenterà un progetto per portare da due a tre anni la formazione professionale, equiparandola a livello europeo e farla riconoscere anche oltre confine.
Nel video l'intervista al Segretario di Stato per la Sanità, Claudio Podeschi.

Sonia Tura

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