Tavolo riformista: chi accelera e chi rallenta

Il percorso del tavolo riformista al centro della segreteria del Psd e ancora una volta “la dialettica interna” che il segretario Lazzarini ha definito “la ricchezza e la forza della sinistra sammarinese”, si è fatta sentire. Nessuna polemica, assicura Marina Lazzari, il progetto va avanti e la Carta dei Valori sarà presentata a breve. Ma mentre una parte del Psd vuole arrivare alla formulazione del Manifesto in tempi brevissimi, c'è anche chi sostiene che non ci si può permettere una accelerazione se prima non si recupera lo scollamento tra i partiti della sinistra e la loro base. Altro motivo di divisione sta nel documento di Sinistra Unita dove si parla di bipolarismo e coalizioni riformiste. Parte del Psd sostiene che, in linea con la legge elettorale, si dovrebbe parlare di alternanza democratica e di coalizioni costruite su programmi fortemente riformisti. Insomma, non ci sono alleanze ideologiche a prescindere. Il segretario del Psd ribadisce anche oggi che la Costituente dei Riformisti vuole cambiare modo di fare politica e costituire una nuova forza che si riconosca nei principi e nei valori del socialismo europeo ed internazionale, sulla base di una piattaforma politica, programmatica e culturale, condivisa e partecipata. E questo è, al momento, il punto che mette tutti d'accordo: il percorso deve essere condiviso e non verticistico.

Sonia Tura

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