MAGGIORANZA

Tensioni sul nodo Amazon: D-ML attacca il “maldestro approccio da parte di un congressista espresso dal PDCS”

Da qualche giorno bloccate nuovamente le consegne in territorio. Sul sito Amazon il richiamo alle restrizioni: "Non è possibile effettuare ordini con consegna presso San Marino“

“Il rischio di perdere investitori di questa portata diventerebbe un danno reputazionale che non ci possiamo permettere. Se fosse boicottato poi però ci saranno anche dei responsabili da questo punto di vista, lo dico in modo chiaro”. Così appena qualche giorno fa ai nostri microfoni il Segretario di Stato per l'Industria e il Commercio Fabio Righi sulla battuta d'arresto subita dal progetto Amazon. Parole a cui in queste ore ha fatto seguito un duro comunicato di DOMANI – Motus Liberi che punta il dito sui “numerosi atteggiamenti ostativi e volti a perdere tempo, in particolare da parte di alcuni Segretari di Stato espressi dal PDCS e da RETE, oltre che da parte di alcuni uffici, il cui senso dell'operato – fanno notare - non comprendiamo, se non legato a ragioni politiche. La definizione del percorso con Amazon insomma – mandano a dire - pare che qualcuno non voglia possa essere attribuibile a D-ML, anche se il Partito lo ha messo a disposizione del Governo che ha approvato la firma del memorandum e che avrebbe beneficiato del risultato, che sarebbe stato della squadra”.

Tornano le tensioni, dunque, tra alleati di Governo, insofferenze mai sopite sfociate, come in questo caso, in attacchi diretti. D-ML infatti rincara la dose e accusa nello specifico il “maldestro approccio da parte di un congressista espresso dal PDCS”, come causa del “blocco delle consegne e la compromissione dei rapporti con Amazon al punto di renderli, con ogni probabilità, irrecuperabili fino a far pensare al gruppo di abbandonare il Paese”.

Alla base di tutto, “boicottaggi inclusi”, il partito indica il tentativo “di qualcuno di portare avanti altri progetti con finalità discutibili”. L'ultimo affondo è infatti per il distretto economico speciale, “guidato dalla solita logica del guadagno facile, ma non per tutti, - ammoniscono - e che tuttavia sacrifica e mette a rischio la sovranità del Paese. Un progetto peraltro portato avanti con un’incredibile spinta propulsiva – concludono - proprio da parte di coloro che riguardo ad Amazon ponevano inspiegabili dubbi sulla tutela della sovranità”.

Intanto il Segretario Righi riferisce l'intenzione di portare la questione sul tavolo del Congresso di Stato nella prossima riunione in programma il 22 agosto.

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