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Toto Reggenza: le prime indiscrezioni

di Monica Fabbri
4 set 2019

Reggenza: è tempo di decidere. Domani si riunisce l'Ufficio di Presidenza che dovrà fissare il giorno della nomina in Consiglio e soprattutto confrontarsi sui passi da compiere per affrontare l'emergenza ed aprire la fase straordinaria. Il momento politico è più che mai complesso e le incertezze si ripercuotono anche sulla scelta dei prossimi Capi di Stato. Rimane sul tavolo l'ipotesi di una Reggenza di Garanzia ma la partita è tutta aperta. C'è chi guarda alla Dc ma – chiarisce Stefano Palmieri - “di Reggenza di Garanzia in maggioranza non ne abbiamo mai parlato”. I nomi che circolano in queste ore sono, per Civico10, Luca Boschi, Jader Tosi e Marica Montemaggi. Il candidato di Repubblica è Lorenzo Lonfernini, “persona – secondo Palmieri - in grado di coprire al massimo livello quel ruolo”. I nomi verranno ufficializzati dopo la riunione dei gruppi consiliari.

Intanto, questa sera, si riuniranno Direzione di SSD e assemblea di Civico10. Nonostante il Segretario di SSD abbia recentemente ribadito la volontà del partito di procedere in maniera unitaria, c'è chi teme fratture. La Direzione torna a riunirsi sul percorso per mettere in sicurezza il bilancio. “Siamo ad un bivio – spiega il capogruppo - le traiettorie non sono molte – aggiunge - ma la rigidità delle opposizioni è un peso, perché determina sconvolgimenti interni che altrimenti non ci sarebbero stati”. La minoranza, del resto, è stata chiara: si collabora solo se si apre la crisi. “Se rompessero e non ci fosse un tavolo istituzionale per la messa in sicurezza del bilancio – afferma Morganti - il Paese rischierebbe moltissimo”. In SSD c'è un'anima ancora legata al progetto di Adesso.sm e che non vuole abbandonarlo. “ Ci confronteremo – dice il capogruppo - per decidere una strategia comune. In politica ci possono essere anche vie di mezzo”. Contemporaneamente, in casa Civico10, l'Assemblea deciderà come agevolare il percorso di dialogo fra tutte le forze politiche in visita delle visite di Fitch il 23 settembre, del Fondo Monetario il 25 e soprattutto per condividere il bilancio. “Non escludiamo – dice Matteo Ciacci - iniziative istituzionali”.


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