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Trattamento dati personali: l'esame del Pdl in Commissione si ferma all'articolo 66, clima collaborativo in Aula

7 ago 2018
Mimma Zavoli e il Segretario Zanotti
Mimma Zavoli e il Segretario Zanotti
Il Progetto di Legge sulla 'Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali', presentato dal Segretario di Stato Guerrino Zanotti, ancora al centro della Commissione Consiliare Permanente Affari Interni. Il dibattito, in serata, si è chiuso all'articolo 66 su 128 che compongono il corposo provvedimento, superando quindi di poco la metà. Sarà dunque necessaria quanto prima un'ulteriore convocazione della Commissione per concludere l'esame dell'articolato.

I lavori si sono svolti in un clima di collaborazione tra Commissari di maggioranza e di minoranza: gli articoli sono stati per lo più approvati senza voti contrari ed alcuni emendamenti ed osservazioni tecniche al testo delle opposizioni sono state accolte o comunque concordate con il Governo. Così è accaduto, ad esempio, per l'articolo 52 che istituisce l'Autorità garante per la protezione dei dati personali, ovvero una delle novità introdotte dalla legge in quanto organismo incaricato di sorvegliare l'applicazione della legge per la tutela dei diritti e delle libertà delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dai personali.

“Quando c'è dialogo e confronto – commenta il Segretario di Stato agli Interni - c'è spazio anche per le idee di tutti: se alcune proposte sono migliorative è ovvio che vengano accolte perché è una legge che vale per tutti, cittadini e utenti”. Respinge poi le critiche mosse al provvedimento dalla componente di minoranza della Commissione che lo ritiene piuttosto una sorta di 'copia-incolla' della normativa europea, con “la sensazione – avevano scritto le forze di opposizione – che ancora una volta il Governo si sia affidato a tecnici esterni senza la necessaria conoscenza della nostra realtà”. “Per la particolarità di questa legge – replica Guerrino Zanotti - l'articolato è evidentemente aderente al regolamento europeo in materia, proprio perché la volontà del Governo è che venga dato all'impianto normativo un giudizio di adeguatezza da parte della Commissione Ue allo scopo di essere compliant con quelle che sono le regole in materia di protezione dei dati personali in vigore in Europa e poter così integrare San Marino nel mercato unico. Questo per il Titano – aggiunge il Segretario agli Interni - potrebbe rappresentare anche una fonte di sviluppo economico perché annovera degli aspetti legati ad investimenti in questo campo”.

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