Turismo, Dim: "Basta discrezionalità dei Segretari di Stato sugli eventi da finanziare"

Non solo banche. Democrazia in Movimento accende i riflettori su commercio e turismo, primo di un ciclo di incontri per alzare l'attenzione su settori nevralgici, “tralasciati – accusa Emanuele Santi – dal Governo.” La road map dei primi sei mesi – dicono Rete e Mdsi - non ha mantenuto le promesse, è quindi il momento di tracciare un bilancio di fine stagione con categorie economiche e cittadini. Domani, alle 21, sono stati invitati alla sala ex international di Borgo Usc, Anis e Usot. Saranno loro a far capire cosa non funziona. Per Dim è un problema di metodo: è stata concessa troppa discrezionalità ai Segretari di Stato. “Il loro compito è dare indirizzi e linee guida, l'Ufficio Turismo – dicono – deve tornare a fare il proprio lavoro”. Nel mirino anche le numerose consulenze esterne. “Non tutte da buttare, ma al momento un pozzo senza fondo". Dim è pronta a rispolverare le proposte del programma di governo, “a partire – spiega Daniele Morri - dal ritorno alla smac card non fiscale”. Parola d'ordine: pianificazione e programmazione, creando sinergie con gli attori del comparto con i quali – dice Adele Tonnini - occorre ricreare un clima di fiducia, esattamente come per il sistema bancario". “Senza dimenticare i territori limitrofi – aggiunge Andrea Giani - con i quali è necessario collaborare nella pianificazione degli eventi”, perché il turismo – ricorda Tarcisio Corbelli – parla del paese fuori dai confini e "serve a veicolare tradizioni e cultura del paese”.

MF

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy