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Vaccini e farmaci, Sì del Parlamento Europeo all'approvvigionamento congiunto per San Marino

Approvata dal Parlamento UE la posizione negoziale sulla proposta di accesso di San Marino al meccanismo unico di approvvigionamento. Anche il Consiglio dell'UE include San Marino nella posizione ufficiale. Tempi brevi per il regolamento della Commissione

di Annamaria Sirotti
16 set 2021
Nel servizio l'intervista al Segretario Luca Beccari
Nel servizio l'intervista al Segretario Luca Beccari

Si chiama aggiudicazione congiunta e l'obiettivo è quello di garantire accesso equo alle contromisure mediche, vaccini ma anche farmaci, e maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, nonché prezzi equilibrati per i Paesi dell'UE. Sinora esclusa San Marino, da un anno ormai si lavora per consentirne l'accesso; nella sessione plenaria di questi giorni il Parlamento Europeo approva un emendamento proposto dall'onorevole Alessandra Moretti (PD): si chiede alla Commissione di mettere in atto le misure necessarie per estendere il meccanismo a San Marino, oltre ad Andorra, Monaco e Vaticano sulla base – si legge – “di un approccio coordinato, caratterizzato da solidarietà e responsabilità”.

“Solo 12 mesi fa – commenta il Segretario agli Esteri, Luca Beccari - avevamo avviato le interlocuzioni con l'UE per la vagliare il nostro accesso al meccanismo unico di approvvigionamento. Oggi – prosegue - questo cambio dimostra una presa di consapevolezza da parte del Parlamento sulla necessità di fare fronte comune in maniera sostanziale e non solo ideale alla lotta alla pandemia. Questo ci fa ben sperare perché non solo apre all'approvvigionamento dei vaccini, ma getta anche la base per quanto riguarda altri farmaci curativi specifici”.




Nel concreto: si arriverà ad una negoziazione diretta con gli organismi europei, senza passare dalla mediazione italiana, per acquisire vaccini e farmaci, e i tempi per il nuovo regolamento sono più che mai vicini.

“Ora si entra nella fase della negoziazione trilaterale fra Parlamento, Consiglio e Commissione – prosegue Beccari - ma è chiaro che la posizione del Parlamento ci fa ben sperare perché è quella politica ed è espressione della pluralità dei suoi rappresentanti, con emendamenti passati con largo consenso. I tempi di approvazione del regolamento dovrebbero essere quelli della metà di ottobre”.

Nel servizio l'intervista al Segretario agli Esteri, Luca Beccari





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