Valentini ha incontrato il ministro dell'integrazione del Mali

“Voi sapete che il Mali esce da una situazione terribile, è in ricostruzione grazie alla generosità e alla solidarietà di tutta la comunità internazionale e oggi, in particolare della Repubblica di San Marino”. Demba Traorè, ministro dell'Integrazione Africana e dei Maliani all'estero, è una figura politica in ascesa e di grande interesse: a livello transnazionale è impegnato principalmente sui temi la lotta alla pena di morte e per la giustizia internazionale, a San Marino è venuto per parlare della sua gente: la sofferenza di un popolo scosso da un conflitto tra operazioni di forze internazionali e integralisti islamici. Nonostante il percorso avviato dalla comunità internazionale, la situazione in Mali permane in uno stato di drammatica emergenza umanitaria che determina la necessità di interventi urgenti. Il ministro Traorè lo ha ribadito al segretario Valentini, nel corso del lungo colloquio a Palazzo Begni. Al suo fianco il Presidente dell'Alto Consiglio Maliano in Italia, Soumaila Dabo e il console onorario del Mali in Italia Gianfranco Rondello, che contribuirà ad un prossimo invio di beni di prima necessità con un volo organizzato dal governo italiano e affiderà direttamente alle autorità del Mali il frutto della generosità sammarinese. Già consegnati, a conclusione dell'incontro, due contributi raccolti dalla Croce Rossa Sammarinese e la Commissione Nazionale per l'Unicef.
“Un gesto di grande generosità. Pochi in mali sanno dove si trova San Marino, questa bellissima repubblica, che io ho scoperto per la prima volta. Il fatto che sia i politici, i dirigenti sia la popolazione pensino alla sofferenza dei miei compatrioti mi ha colpito e commosso molto”, ha detto Dembra Traorè. Un gesto concreto, a riprova della vicinanza della Repubblica al martoriato paese africano e della volontà di contribuire nelle sedi internazionali alla ricostruzione del Mali. Attualmente non ci sono relazioni bilaterali ufficiali tra i due paesi: l'incontro di oggi potrebbe diventarne l'anticamera.

Sara Bucci

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