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Votazione bipartisan: passano le leggi su intercettazioni, rogatorie e anonimato societario

21 lug 2009
Aula del Consiglio
Aula del Consiglio
Passa a larghissima maggioranza il primo provvedimento di peso di questa seduta. La legge sulle intercettazioni, ha ottenuto il favore di 46 dei 51 consiglieri presenti. Solo 2 i voti contrari. Stessa sorte per il provvedimento sulle rogatorie, approvato con 35 sì e 4 astensioni. Il clima bipartisan già registrato in commissione si è confermato in aula. Tutti gli articolati sono stati approvati con voto palese. Anche la legge sulle società anonime, ottiene 47 voti a favori e due soli contrari ma fa registrare interventi più accesi, soprattutto nelle repliche. “Significa la fine dell’anonimato societario - dice l’opposizione - del segreto bancario”. “Affermazioni non vere - dice la maggioranza - che generano solo turbativa al sistema”.
A sorpresa diventano protagoniste anche le nuove disposizioni per il rilascio del passaporto diplomatico. Protagoniste due donne, il Segretario agli Esteri Antonella Mularoni e il consigliere di Sinistra Unita Francesca Michelotti. Oggetto: la concessione del passaporto diplomatico – estesa per la prima volta a tutti i consiglieri e ai loro coniugi conviventi. “Siamo nel 2009” ha precisato la Michelotti, annunciando l’astensione del suo gruppo. “Non perché non condividiamo le modifiche ma piuttosto per mettere in discussione questa scelta degna di un popolo di bacchettoni”.
“Una battaglia ideologica anonima” per il Segretario agli Esteri che ha anche precisato di non condividere la concessione del passaporto diplomatico a tutti i consiglieri. “Ho detto sì - spiega - perché c’era già un accordo precedente, ma controllerò personalmente che non si verifichino abusi. Se poi eventuali conviventi volessero seguire chi fa politica ad un impegno ufficiale all’estero, ci andranno con il passaporto normale”.
Adesso il Consiglio sta discutendo l’accordo tripartito sui rinnovi contrattuali e gli interventi a sostengo dell’economia e dell’occupazione. 37 le richieste di parola. Archiviato il clima bipartisan, l’opposizione accusa il governo di ritardi e interventi insufficienti e rimarca la mancata firma dell’Anis sui contratti. “Il confronto con gli industriali - rimarca il governo - è ancora aperto”.

Sonia Tura

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