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Voto estero e voto di scambio: la denuncia di AP

1 giu 2006
Voto estero e voto di scambio: la denuncia di AP
E’ una denuncia pesante quella di Alleanza Popolare, che ancora una volta mette in luce quello che definisce 'un uso a dir poco spregiudicato del voto estero. A Misano Adriatico – rivelano i vertici di AP – sono ospitati 200 elettori argentini. Provengono dalla zona di Jujuy e sono alloggiati all’Hotel Gallia di via Pascoli e in altri alberghi dei dintorni. Altri ancora – proseguono – sono arrivati ieri sera all’Aeroporto di Fiumicino, provenienti da Buenos Aires. In totale – aggiungono – il numero degli elettori argentini dovrebbe arrivare a 600. E’ una realtà inaccettabile – tuona Tito Masi – siamo di fronte ad un atto di voto di scambio, previsto dal codice penale come reato”. Masi parla di voto strumentalizzato e si chiede da chi questi viaggi siano pagati, con quali fondi. “Chiunque contribuisca a queste spese – gli fa eco Valeria Ciavatta – prima o poi presenterà il conto. Non abbiamo alcuna ostilità nei confronti degli elettori residenti all’estero – spiega AP – ma al contrario nutriamo grande rispetto. In questo caso però – aggiunge – siano di fronte ad un atto illegittimo'.
Poi una riflessione sul forte rischio di dispersione del voto. 9 liste rappresentano una frammentazione – spiegano Valeria Ciavatta e Mario Venturini – che favorisce i centri di potere e l’asse DC/PSD. Forte l’attacco politico ad Alleanza Nazionale e Sammarinesi per la Libertà 'che – dichiara Valeria Ciavatta – predicano la moralizzazione ma stanno con quelle forze da moralizzare. Se non avremo un consenso elettorale consistente – questa l’analisi di AP – non ci sarà nessuna forza in grado di contrastare i due partiti del Governo Straordinario. Pensiamo – spiegano i dirigenti di Alleanza Popolare – di invitare la gente a non votare i partiti minori, per evitare di togliere risorse a quelle forze che possono rappresentare una speranza di cambiamento'.

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