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Zona Franca si appresta a lasciare il PSD

3 ago 2005
Zona Franca si appresta a lasciare il PSD
Al 99% i giochi sono ormai fatti. Zona Franca lascerà il Partito dei Socialisti e dei Democratici. Solo inattesi fatti nuovi potrebbero mettere in discussione una decisione che ormai è gia’ stata presa. Elemento scatenante è stato il documento adottato dall’ultima conferenza direttiva del Psd. Gli aderenti a Zona Franca hanno votato contro, pur non presentando un documento alternativo. Il problema sembra essere quello dell’alternanza. “Non riscontriamo volontà politiche sufficienti e coerenti e non ci sentiamo di continuare così – dichiara Francesca Michelotti, che aggiunge – abbiamo partecipato all’unificazione pensando che fosse funzionale al cambiamento, in realtà quell’operazione ha dato altro ossigeno al sistema”. Ma non ci sono piu’ speranze per una conciliazione dell’ultima ora? “Non è piu’ tempo di ultimatum: ne abbiamo dati fin troppi”. A Zona Franca aderiscono i consiglieri Francesca Michelotti e Alessandro Rossi, più un gruppo di una decina – forse più – di aderenti, molto agguerriti. Compresi uomini della vecchia guardia, come Gastone Pasolini, Roberto Tamagnini e alcuni giovani.
Ufficiosamente i vertici del Psd sono stati avvertiti ieri sera, della decisione di Zona Franca, ma ogni commento è stato rimandato al momento dell’ufficialità della decisione. La segreteria del partito dei Socialisti e dei Democratici ha ribadito, intanto, una valutazione positiva sul documento approvato dal Consiglio direttivo.

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