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Uguali a prescindere dall'orientamento sessuale: parola ai cittadini

22 mar 2019
Verso il referendumUguali a prescindere dall'orientamento sessuale: parola ai cittadini
Uguali a prescindere dall'orientamento sessuale: parola ai cittadini - l Consiglio non trova la maggioranza assoluta. Numerose assenza in Aula Per molti è stata una doccia...
Per molti è stata una doccia fredda. Non ci si aspettava che sul progetto di legge per la modifica della Carta Costituzionale l'Aula non raggiungesse la maggioranza assoluta. Rendere tutti uguali davanti alla legge, “senza distinzioni di sesso ed orientamento sessuale” veniva dato per scontato. La modifica Costituzionale era stata sollecitata da Davide Forcellini di Rete dopo l'approvazione della Legge sulle unioni civili incontrando subito il sostegno di Marina Lazzarini. La consigliera di SSD non nasconde la delusione e parla di scivolone, figlio di dinamiche controverse. “Il dato che emerge – commenta Forcellini – è che l'assenteismo, come in ogni sistema democratico, è una variabile che può condizionare le scelte politiche e sociali”. In Aula mancavano all'appello 14 Consiglieri. Con la loro presenza sarebbe potuto andare diversamente. L'ultima parola passa dunque ai cittadini. La Reggenza ha 90 giorni di tempo indire il referendum confermativo.

Potrebbe essere celebrato insieme a quello sulla legge elettorale. La Lazzarini confida nella civiltà della popolazione chiedendosi se sarà pronta. I no in Aula sono stati 8. Nelle dichiarazioni di voto, l'unica voce fuori dal coro è stata quella di Pasquale Valentini che riconferma la sua posizione. “Non c'è stato il dovuto approfondimento” – spiega - rimarcando le conseguenze dell'assoluta parificazione delle coppie, “di qualsiasi tipo siano”. Rimarca che in tutti i parlamenti c'è una discussione aperta e di fronte all'affermazione che tutti sono uguali, “è la persona ad essere fonte del diritto – commenta - non l'orientamento sessuale”. Eppure il progetto di legge era stato firmato da tutti i capigruppo, compreso Alessandro Cardelli che, interpellato, spiega che il tema va approfondito nel partito. La notizia è passata sottotraccia, anche sui social.

Paolo Rondelli, del Comitato Unioni Civili, si dice stupito per le numerose assenze. “ Si allunga l'iter – commenta - su una proposta di legge portata dalla Segreteria Interni con l'appoggio di tutti. La modifica costituzionale – rimarca - nulla toglie ma dà maggiori garanzie a tutti i cittadini”. Proprio alla luce del sostegno della politica, ora si aspetta che gli stessi partiti che l'hanno sottoscritta invitino gli elettori a votare favorevolmente.


MF

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