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35 anni fa... "Quelli della notte"

Il programma che cambiò il linguaggio del piccolo schermo trasferendo in tv lʼimprovvisazione inventata da Arbore alla radio

di Mirco Zani
29 apr 2020
35 anni fa...  "Quelli della notte"

Era Lunedì sera quel 29 Aprile del 1985 quando in seconda serata Rai 2 manda in onda la prima di 33 puntate di "Quelli della Notte" un programma di e con Renzo Arbore scritto a quattro mani con Ugo Porcelli. Programma che ha cambiato per sempre il linguaggio del piccolo schermo, dando vita a un nuovo modo di fare spettacolo, trasferendo in tv lʼimprovvisazione inventata da Arbore alla radio con i tempi e i ritmi della stessa. "Che stress di giorno, ma la notte no" recita il tormentone della sigla la sigla di apertura che già lasciava intuire  il clima goliardico e spensierato che lo stesso Arbore aveva sperimentato con successo alla radio con "Alto gradimento".



E come una jam session di parole e divertimento che travolse totalmente il pubblico italiano. L’originalità del programma era proprio l'improvvisazione, unita alla voglia di dissacrare il linguaggio televisivo convenzionale e canzonare la vacuità di certi salotti tv di quell'epoca. Poi le gag dei comici e i tormentoni nati in studio hanno fatto il resto creando fin da subito il successo di “Quelli della notte”. Sotto la guida da talent scout di Arbore, sono emersi, Nino Frassica, Maurizio Ferrini, Andy Luotto, (già conosciuto a "L'Altra Domenica" sempre su Rai2), Riccardo Pazzaglia, Massimo Catalano, Marisa Laurito, Simona Marchini, Roberto D’Agostino e Giorgio Bracardi. Dalle perle di saggezza dispensate da Catalano (“E’ meglio sposare una donna ricca, bella e intelligente che una donna brutta, povera e stupida”) alle parole storpiate e i calembour ("Non è bello ciò che è bello, ma che bello, che bello, che bello") di frate Antonino da Scasazza, personaggio creato da Frassica.




Passando per "il comunista tutto d'un pezzo" Ferrini che terminava i suoi monologhi con il laconico "Non capisco ma mi adeguo", fino al "brodo primordiale" da cui tutto sarebbe nato di Pazzaglia. Sono state in tutto 33 puntate andate in onda fino al 14 di Giugno sovvertendo l'ormai consolidato modo di fare spettacolo televisivo, un ibrido sospeso tra Talk, varietà con musica e comicità o come lo definì Roberto D'Agostino, "fu il primo programma orizzontale", aggiungendo poi che"Fino ad allora c'erano solo programmi "verticali", ovvero dove c'era un conduttore che diceva 'ed ecco a voi...' ed entrava l'ospite. L'intuizione di Arbore ribaltò la cosa, tutti in scena allo stesso tempo. Un cambiamento che poi tutti hanno copiato". In quelle 33 puntate dal 29 aprile al 14 giugno 1985, , in seconda serata dal lunedì al venerdì su Rai 2, dagli 800mila spettatori della prima settimana, al milione e 700mila della seconda, ai tre milioni delle ultime settimane, "Quelli della notte" ha raggiunto uno share del 51%




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