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Annusare i libri: la chimica ci spiega perché

Non è da folli, è un’abitudine molto più diffusa di quanto si possa immaginare

di Mirco Zani
26 apr 2021
Annusare i libri: la chimica ci spiega perché

Sicuramente anche a voi è capitato di annusare un libro prima di leggerlo! Tranquilli, non è il primo segnale che siete folli, è semplicemente un'abitudine molto più diffusa di quanto possiamo immaginare. Che i libri siano vecchi o nuovi non importa, hanno un odore molto particolare e inebriante. La cosa che però in pochi sanno, è che quell'aroma che emana la carta del libro, deriva da una serie di componenti chimiche, guarda caso sarebbero le stesse che generano anche l'odore di vaniglia e di altre sostanze dolci. Annusare un libro è un'abitudine molto più comune di quanto si possa immaginare e la cosa particolare è spesso non si riesce a resistere alla tentazione per una questione chimica. A sostenerlo ci sarebbe anche uno studio condotto dallo scienziato inglese Andy Brunning.






I manuali freschi di stampa devono il loro aroma alla carta e alle sostanze utilizzate per fabbricarla, poi agli inchiostri e infine agli adesivi utilizzati nella rilegatura. Con il passare del tempo, cellulosa e lignina contenuti nella carta si consumano rendendola gialla, vengono inoltre rilasciati anche dei composti organici che sono i responsabili del classico odore di libri invecchiati. Dal punto di vista chimico, hanno  lo stesso aroma di vaniglia, benzaldeide, che profuma di mandorla, fiori, etilbenzene e etilesanolo, questi ultimi hanno degli odori dolci. Insomma, quelli che non possono fare a meno di annusare i libri prima di darsi alla lettura non sono folli, semplicemente il loro olfatto è sensibile a quegli aromi dolci.

Ora il problema è... come faranno gli amanti di questa pratica nel momento in cui i libri stampati diventeranno obsoleti, lasciando spazio solo ed esclusivamente agli e-book? 


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