
L'idea della creazione di una “Giornata per la Terra” fu discussa per la prima volta nel 1962, quando le proteste contro la guerra del Vietnam erano in aumento, e il senatore Nelson pensò di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali.
Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico come Robert Kennedy che, nel 1963, attraversò 11 Stati del Paese tenendo conferenze su temi ambientali.
L'"Earth Day" prese definitivamente forma nel 1969, a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale Nelson decise di porre le questioni ambientali all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico dicendo: “Tutte le persone, a prescindere dall'etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.
La “Giornata della Terra” è nata quindi il 22 aprile del 1970 negli Stati Uniti, in un momento storico segnato da un crescente malcontento verso l’inquinamento industriale e la mancanza di regolamentazioni ambientali.
La mobilitazione di studenti, università e organizzazioni civiche che in quell'occasione portò oltre 20 milioni di americani in piazza fu un evento senza precedenti e provocò importanti cambiamenti legislativi negli USA, gettando le basi per un movimento ecologista globale.
Le Nazioni Unite celebrano l’"Earth Day" ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera.