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I 5 magnifici azzurri di Coppa Davis del '76

La spedizione che portò l'Italia del tennis a trionfare nel prestigioso torneo diventa un docufilm da cui sarà tratta una serie televisiva

I 5 magnifici azzurri di Coppa Davis del '76.

Quattro straordinari atleti, guidati da un capitano favoloso in panchina, portarono l'Italia ad imporsi nell'edizione del 1976 di Coppa Davis, in quella che a tutt'oggi resta l'unica vittoria italiana in questa competizione. I loro nomi erano Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Antonio Zugarelli, ma per tutti Tonino. Capitano non giocatore Nicola Pietrangeli.

Siamo nel 1976. E sono loro i protagonisti veri, con le loro testimonianze e i loro ricordi raccolti in un docufilm che sarà nelle sale cinematografiche per tre giorni, dal titolo: "Una squadra". Filmati che ci riportano agli anni d’oro dell’Italia del tennis, con la vittoria in finale a Santiago del Cile, capitale del paese che nel 1976 era sotto il regime di Augusto Pinochet.  

Il regista, ed anche produttore Domenico Procacci, ripropone non solo un percorso sportivo, ma anche politico e umano, di una squadra che non poteva essere formata da uomini più diversi tra loro e talvolta anche in contrasto. Ma messi insieme diventavano una straordinaria macchina capace solo di vincere, perchè la squadra italiana di Coppa Davis è stata di fatto la principale avversaria da battere fra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta

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Da sottolineare che la finale di Santiago, prima ancora che sportivo, è stata un fatto politico.  L'Italia era divisa in due: presentarsi in Cile o disertare la finale di Coppa Davis, in opposizione al regime cileno. Infatti che servì un lasciapassare del Ministero degli Esteri per partire e andare a vincere l'insalatiera, in quel dicembre del 1976.

A quella storica finale seguirono quella del 1977 contro l’Australia, del 1979 contro gli USA e del 1980 contro la Cecoslovacchia. Oggi il pensiero sportivo va ad altri "moschettieri del tennis" come Matteo Berrettini, Jannik Sinner, Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti e Fabio Fognini che, a detta dello stesso Panatta, hanno le carte in regola e "potrebbero riuscire nell’impresa".

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