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I peluches persi in aeroporto cercano i loro padroncini

Si chiama Come back and pick me up l'applicazione per restituire i giochi persi al terminal

di Lia Fiorio
6 dic 2019
I peluches persi in aeroporto cercano i loro padroncini

Un'idea mooolto carina! Sul nastro trasportatore tra le valigie - con una bella musichetta natalizia - scorrono alcuni orsetti, delle Barbie, un panda, una scimmietta dall'aria sconsolata. una baby ippopotamo. Ed è istintivo immaginare la disperazione di un piccolo che magari, nel caos di un viaggio, di un trasbordo, ha perduto il suo amico di pezza o la sua bambola. E che sconsolatamente pensa di non poterli riabbracciare mai più.


E invece no: ora basta contattare l'ufficio oggetti smarriti - area Terminal - della Gesap  dell'Aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. In realtà l'idea è stata 'rubata' all'aeroporto scozzese di Glasgow. Due anni fa ha avuto un grandissimo  successo al grido di "Take care of my bear"


Giovanni Scalia, amministratore delegato di Gesap ha così spiegato questa scelta: "Abbiamo voluto seguire l'esempio dell'aeroporto scozzese perché sappiamo quanto sia importante per i bambini ritrovare un giocattolo smarrito in aeroporto. Contiamo sul fatto che qualcuno dei bambini riconosca il suo giocattolo e venga a reclamarlo, almeno entro la fine del mese. Successivamente, i peluches non consegnati saranno donati al centro d'eccellenza per la cura del diabete dell'ospedale di Partinico, dove ad attenderli ci saranno i piccoli pazienti"


"Come back and pick me up" (torna a prendermi): è  il titolo di questa campagna promossa dalla società di gestione dello scalo, che ha deciso di condividere sui suoi canali social un primo video, dove si vedono tredici tra peluches,  bambole e giochi dimenticate in aeroporto negli ultimi mesi.

Un'idea da condivider non solo sui social media, ma soprattutto negli altri aeroporti.


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