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Il primo corso universitario dedicato alla pizza

Arriva dall'Università Federico II di Napoli è un corso gratuito online

di Mirco Zani
9 dic 2019
Il primo corso universitario dedicato alla pizza

La pizza è una cosa seria e questo soprattutto in Italia. Parlarne è sempre complicato anche perché nel belpaese non è un comune piatto, ma un autentico stile di vita, un qualcosa che va al di là per diventare un'opera d'arte vera e propria. Se la pizza avesse la carta d'identità alla voce "luogo di nascita" si leggerebbe Napoli, perché nel 1889 il cuoco napoletano Raffaele Esposito creò la pizza Margherita (tricolore) in onore della Regina Margherita di Savoia: pomodoro, mozzarella e basilico per onorare la Regina e l'Italia. Ed è proprio da Napoli che parte l'iniziativa che riguarda il più famoso alimento italiano nel mondo. L'Università Federico II di Napoli ha aperto un corso gratuito online, mantnendo tutte le caratteristiche del corso universitario. Si potranno da prima scoprire per poi imparare  tutti i segreti, i trucchi e le nozioni fondamentali, insomma tutto ,m a proprio tutto sulla pizza. Come ad esempio essere coscienti del fatto che preparare la pizza è un esperimento di laboratorio, oltre che un’arte, quindi è necessario conoscere il significato dei concetti di laminazione, fermentazione e lievitazione. E, inoltre, bisogna saper distinguere il lievito madre da quello di birra, e sapere che cosa siano biga e riporto. Il corso come ci ricorda l'articolo d di "GQ Italia" si chiama "Pizza Revolution" ha una struttura da web serie e si articola su varie puntate, dove si analizzano per ognuna un aspetto della presziosa prelibatezza, ma non solo si spazierà dalla storia alla lievitazione, passando attraverso la farcitura per approdare alla giusta cottura. Il tutto per riuscire a padroneggiare la materia pizza”.

 

Non sappiamo se alla fine del corso vi verrà consegnata la "laurea" ma conoscerete davvero anche il più piccolo segreto del mestiere e sapendo che solo in Italia se ne consumano più di un miliardo e mezzo all'anno potreste davvero vederlo come un investimento.




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